
l 4 e 5 aprile presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS workshop con massimi esperti sulla neoplasia più frequente, e in costante crescita, nella popolazione femminile. Nel 2024 stimate in Italia circa 56.000 nuove diagnosi di carcinoma mammario
Il carcinoma mammario, la neoplasia più frequente tra la popolazione femminile, continua a registrare un’incidenza in crescita. Nel 2024, si stimano circa 56.000 nuove diagnosi in Italia. Tuttavia, i progressi nella ricerca e nelle terapie stanno rendendo i trattamenti sempre più mirati ed efficaci, migliorando la qualità di vita delle pazienti e aumentando la sopravvivenza.
Proprio per approfondire le più recenti innovazioni in questo campo, il Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS ospiterà il workshop “Evolution in Breast Cancer Care. Innovazione e Personalizzazione del Trattamento del Carcinoma Mammario” il 4 e 5 aprile. L’evento, che si terrà nell’Aula 615, vedrà la partecipazione dei maggiori esperti del settore ed è rivolto a medici chirurghi specialisti in oncologia, ginecologia e ostetricia, genetica medica, radioterapia, psicoterapia, radiodiagnostica, psicologi e farmacisti.
La chiave risiede nella personalizzazione delle terapie
Secondo Gianluca Franceschini, Ordinario di Chirurgia Generale all’Università Cattolica e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Senologica e del Centro Integrato di Senologia del Gemelli, la chiave del successo nella lotta contro il carcinoma mammario risiede nella personalizzazione delle terapie: “Lo scopo principale del trattamento del carcinoma della mammella precoce è ridurre in modo significativo le recidive metastatiche, garantendo la guarigione alla maggior parte delle pazienti. Questo è possibile grazie alle nuove conoscenze genomiche e genetiche della malattia.”
Anche per le pazienti con malattia metastatica, i progressi terapeutici hanno permesso di ottenere “stabilizzazioni prolungate della malattia e una qualità di vita adeguata”, sottolinea Franceschini. La sfida attuale, secondo lo specialista, è gestire la complessità del trattamento alla luce delle nuove scoperte molecolari e delle innovative terapie farmacologiche disponibili.
Tutelare la qualità di vita degli utenti
Ida Paris, dell’UOC di Ginecologia Oncologica del Policlinico Gemelli, evidenzia l’importanza di valutare non solo l’efficacia terapeutica, ma anche l’impatto dei trattamenti sulla qualità di vita delle pazienti: “L’aumento delle opzioni terapeutiche e della mediana di sopravvivenza impone una riflessione sulle conseguenze della menopausa anticipata e degli effetti collaterali delle cure.”
Un’attenzione particolare sarà dedicata all’adozione di stili di vita sani, per ridurre i rischi e migliorare l’aderenza ai trattamenti: “È essenziale sensibilizzare le pazienti sull’importanza di sospendere il fumo e l’alcol e di praticare attività fisica aerobica, migliorando così la loro risposta alle terapie.”
I temi chiave del workshop
Il workshop affronterà numerosi argomenti di rilievo, tra cui:
- Approccio personalizzato nella chirurgia e nei trattamenti sistemici;
- Gestione multidisciplinare nelle pazienti con variante BRCA;
- Chirurgia ascellare post-neoadiuvante e strategie di gestione del rischio a lungo termine;
- Radioterapia post-neoadiuvante per ridurre il rischio di recidiva;
- Implicazioni ginecologiche per le pazienti ad alto rischio con sindrome eredo-familiare;
- Stile di vita e prevenzione terziaria: il ruolo dell’attività fisica e di altri fattori protettivi;
- Innovazioni nella ricerca biologica e farmacologica;
- Liquid biopsy: applicazioni cliniche e sfide future;
- Intelligenza Artificiale nella diagnosi oncologica;
- L’evoluzione del rapporto medico-paziente nell’era digitale.
Annachiara Albanese