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L’evoluzione del procurement sanitario

In un contesto così incerto, si rende necessaria l’adozione di logiche innovative di acquisto e di gestione che possano assicurare la sostenibilità del sistema, il Value – based Procurement

di Elisa D’Autilia

Il rapido cambiamento dello scenario socio- economico e politico che stiamo vivendo negli ultimi anni ha avuto un impatto significativo sul Sistema Sanitario Nazionale, con ripercussioni anche sulle singole realtà regionali. Il progressivo invecchiamento della popolazione, accompagnato dall’aumento delle patologie croniche e dei tassi di disabilità, ha determinato un aumento dei costi sanitari, legato tanto all’incremento degli accessi al sistema, quanto alla crescente complessità delle cure richieste. La conseguenza è una pressione sulle risorse del Sistema Sanitario, che deve far fronte a una domanda sempre più diversificata e intensa.

In un contesto così incerto, si rende necessaria l’adozione di logiche innovative di acquisto e di gestione che possano assicurare la sostenibilità del sistema, rispondendo alle nuove sfide che si presentano. L’obiettivo è garantire la continuità e la qualità dei servizi sanitari, rispondendo in modo efficace alle nuove necessità dei pazienti, e allo stesso tempo garantendo la sostenibilità economico-finanziaria del sistema sanitario, il tutto all’interno di una complessa cornice normativa.

Il modello Value-based Healthcare

In questo quadro si inserisce il modello del Value-based Healthcare, che si basa sul principio che la sanità debba essere orientata al valore delle cure e agli esiti di salute del paziente. Il valore si traduce nel rapporto tra gli esiti sul paziente e i costi sostenuti dal sistema sanitario nel ciclo di cura. Il Value-based Healthcare mette al centro il paziente e prevede che il valore di salute sia l’obiettivo principale dell’erogazione di servizi sanitari. Trasponendo la logica nell’ambito del procurement, passando da un modello di acquisti tradizionale ad un modello strategico orientato alla generazione di valore, si parla di Value-based Procurement (VBP).

Il Value-Based Procurement (VBP) sta suscitando un crescente interesse a livello politico, commerciale e scientifico, in quanto permette di integrare il concetto di efficacia clinica al concetto di innovazione tecnologica, permettendo l’introduzione di soluzioni nuove solo se in grado di portare reale beneficio e valore.

Il paradigma del VBP è strettamente connesso al concetto di sostenibilità in quanto si coniuga l’accesso all’innovazione, focalizzando gli investimenti e la spesa pubblica solo sui prodotti veramente innovativi e efficaci, testati sui singoli pazienti.

Elisa D’Autilia

Il Value-Based Procurement in Italia

Anche se il VBP è nato negli Stati Uniti, più in sintonia con un sistema sanitario privatistico, molte esperienze europee stanno cercando di adattare questo approccio ai sistemi universalistici, come quello presente in molti paesi del continente.

In Italia, al momento, le applicazioni del VBP sono ancora limitate, ma segnali di vivacità iniziano a emergere, con progetti che si concentrano sull’innovazione tecnologica in medicina e sul miglioramento delle modalità di approvvigionamento.

Il primo esperimento in Lombardia è stato compiuto da ARIA, società in house di Regione Lombardia, dove, sotto la mia guida come Responsabile della Struttura Dispositivi e Tecnologie Medicali della Direzione Centrale Acquisti, ha pubblicato per la Lombardia una gara aggregata basata sul principio del VBP, finalizzata all’acquisto di lenti intraoculari (IOLs) enhanced e tradizionali.

La procedura di gara su logica VBP

La procedura di gara su logica VBP è nata a seguito di un ampio processo di consultazione con il mercato, da cui è emersa la possibilità di operare nel settore dell’oculistica per portare l’innovazione tecnologica nell’ambito degli interventi di rimozione delle cataratte. La letteratura sulle lenti IOLs ha evidenziato come le soluzioni innovative relative al recupero del visus nell’intermedio, pur avendo un costo iniziale maggiore, generino risparmi complessivi grazie alla riduzione dei costi di visite, esami e assistenza. Si è pensato dunque di testare la validità delle lenti enhanced su evidenze concrete e non solo su dichiarazioni commerciali o su dati bibliografici.

Per la progettazione dell’iniziativa si sono considerati alcuni capisaldi

È stato fondamentale implementare meccanismi che incentivino la qualità senza compromettere la competizione, in modo da garantire i principi di concorrenza e di favor partecipationis. Sono stati creati due lotti identici in termini di requisiti, diversi per la gestione contrattuale: il secondo lotto prevede nella fase di esecuzione la verifica dei risultati ottenuti, in funzione dei quali viene determinata l’entità del pagamento da corrispondere al fornitore.

Un altro elemento fondante dell’approccio di ARIA è stato la definizione di un sistema di remunerazione dell’innovazione basato sui risultati. Per fare ciò si è dovuto innanzitutto stabilire obiettivi di qualità ambiziosi ma raggiungibili e legati all’innovazione: il risultato viene remunerato attraverso una fee aggiuntiva, corrisposta solo se i risultati ottenuti soddisfano i criteri di qualità prestabiliti.

Infine, l’ultimo elemento essenziale dell’approccio è stato la definizione di meccanismi di condivisione del rischio. Le forniture innovative comportano costi più elevati e rischi sia economici che clinici, poiché spesso si tratta di tecnologie mai utilizzate prima dai medici. La condivisione del rischio prevede che la remunerazione del fornitore sia collegata ai risultati ottenuti, garantendo che i costi aggiuntivi siano giustificati dai benefici generati.

Questo modello favorisce una responsabilità condivisa: se un prodotto non raggiunge gli esiti attesi, il fornitore si assume una parte del costo, proporzionale al livello di rischio concordato. In questo modo, si incentiva lo sviluppo di soluzioni realmente efficaci e sostenibili, bilanciando innovazione e sostenibilità economica.

La raccolta dei dati senza gravare sugli operatori

Per Marco Pantera, Direttore della Centrale Acquisti di ARIA, è evidente l’importanza strategica del Value – Based Procurement (VBP). L’approccio si basa su pilastri come l’identificazione del valore, metriche di valutazione chiare e misurabili, e dati strutturati accessibili attraverso sistemi informativi avanzati. Le tecnologie non misurabili sono escluse dalle gare VBP. La raccolta dei dati senza gravare sugli operatori sanitari è essenziale. Il Sistema Informativo Socio-Sanitario lombardo, potenziato dal PNRR, facilita la raccolta dei dati di cura, supportando un modello di procurement basato sul valore. Entro i prossimi cinque anni, si prevede che le gare integrino lotti tradizionali e VBP, modernizzando e sostenendo il sistema sanitario pubblico.

Verso un sistema sanitario più sostenibile

Il modello Value-based Procurement rappresenta quindi un passo importante verso un sistema sanitario più sostenibile e orientato all’innovazione. Grazie a una maggiore attenzione ai risultati concreti, alla sostenibilità economica e al miglioramento dei servizi, il VBP può costituire una risposta efficace alle sfide che il Sistema Sanitario Nazionale si trova ad affrontare.

L’esperienza della gara per le lenti intraoculari dimostra che è possibile combinare qualità, innovazione e sostenibilità, aprendo la strada a un nuovo modello di procurement sanitario che, se replicato su larga scala, potrebbe segnare una vera e propria rivoluzione nel settore sanitario italiano.