
Con il 65% delle certificazioni nazionali, la regione Piemonte si afferma come esempio virtuoso. Isnart: “Un modello replicabile per tutto il Paese”
Il Piemonte si conferma al vertice dell’accoglienza turistica italiana, con 313 strutture certificate dal marchio Ospitalità Italiana, il sistema di rating promosso dal Sistema camerale e curato da Isnart – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. Un primato significativo, che rappresenta il 65% del totale nazionale e testimonia l’impegno del territorio verso la qualità, l’autenticità, la sostenibilità e la promozione locale.
La certificazione Ospitalità italiana
Il marchio Ospitalità Italiana è una certificazione indipendente e trasparente, che valuta le strutture ricettive attraverso audit in loco e indicatori oggettivi. Le imprese certificate ricevono un rating da una a tre corone, con riconoscimenti aggiuntivi come la foglia verde per l’impegno ambientale. Il sistema garantisce visibilità digitale, anche attraverso il portale ufficiale, e strumenti di comunicazione personalizzati per ogni azienda certificata.
Ristoranti, hotel, agriturismi, B&B e aziende esperienziali possono così attestare la propria qualità, differenziandosi nel mercato e offrendo ai turisti esperienze autentiche, coerenti con l’identità del territorio.
Piemonte, leader nazionale
Il Piemonte emerge per organizzazione, visione strategica e attenzione alle dinamiche turistiche contemporanee. Tre le cerimonie ufficiali di consegna degli attestati avvenute nel solo ultimo mese, promosse dalle Camere di commercio di Alessandria-Asti, Cuneo e Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. Hanno coinvolto 151 imprese, con 110 strutture che hanno superato il percorso certificativo: di queste, 28 hanno ottenuto la foglia verde, 29 due corone, e 81 una corona.
La provincia di Cuneo, in particolare, ha raggiunto numeri straordinari: con 25 nuove strutture certificate nel 2025, sale a 184 il totale provinciale, pari a quasi il 40% del totale nazionale. Un risultato che riflette una cultura imprenditoriale orientata alla qualità sistemica e alla valorizzazione della filiera turistica.
I nuovi turisti: Gen z e Millenials
Secondo Isnart, il valore della certificazione non risiede solo nel miglioramento degli standard, ma nella capacità di dialogare con i nuovi target turistici. Millennial e Gen-Z, che nel 2025 rappresentano il 50% della domanda globale, cercano esperienze autentiche, sostenibili e digitalmente condivisibili. Sono turisti esigenti e connessi, che scelgono online le destinazioni in base alla reputazione, all’identità visiva e all’“instagrammabilità”.
Il marchio Ospitalità Italiana risponde perfettamente a queste esigenze, offrendo alle imprese strumenti per posizionarsi meglio sul mercato, rafforzare la propria brand reputation e contribuire alla crescita dell’intero territorio.
Isnart: “Il Piemonte è un esempio da seguire”
«Oggi un’impresa turistica non può limitarsi a vendere un servizio: deve raccontare identità, coerenza e valore – spiega Loretta Credaro, presidente di Isnart –. Con Ospitalità Italiana aiutiamo le strutture a posizionarsi meglio, e i territori a farsi riconoscere come destinazioni di qualità. Il modello piemontese dimostra che la certificazione diffusa genera valore sistemico: aumenta la fiducia del cliente, la competitività delle imprese e la riconoscibilità del territorio.
Posso anticipare che il marchio sta crescendo con nuove Camere che sono in fase di adesione per confermare il loro supporto alla crescita della cultura d’impresa verso il quality management nel sistema turistico imprenditoriale, elemento così importante in un momento in cui il turismo è diventato volano per la crescita della nostra economia e traino per l’occupazione», conclude Credaro.
Annachiara Albanese