Home News Olidata: ritorna il socio forte, ma l’azienda paga il conto

Olidata: ritorna il socio forte, ma l’azienda paga il conto

Olidata torna al passato come se niente fosse accaduto. Rimettendoci anche una discreta sommetta

E’ quanto sembra – sembra, è necessario sottolineare – dal comunicato stampa relativo all’assemblea degli azionisti della Spa, un system integrator a capo del gruppo del settore It finito coinvolto in una indagine in materia di reati contro la Pubblica amministrazione. Dalla quale nello scorso autunno scaturirono le dimissioni irrevocabili e con effetto immediato del presidente (e di gran lunga principale azionista) Cristiano Rufini.

Il 4 aprile scorso però l’assemblea degli azionisti ha eletto nel nuovo consiglio di amministrazione Rufini, che tra quote dirette e indirette detiene circa il 67% del capitale societario, nominato anche presidente esecutivo della società non solo con i poteri previsti ai sensi di legge ma anche con altre deleghe. Al presidente uscente Piercarlo Valtorta (che era stato presidente per meno di sei mesi) è stata assegnata una indennità per le dimissioni pari alla bella somma di 60mila euro.

Un costo non indifferente per le casse della società. Ma che cosa è cambiato nella posizione di Rufini? Olidata, nel comunicato, assicura che “la Società ha posto con esito positivo tutte le necessarie verifiche interne in merito alle fattispecie oggetto delle indagini” etc etc e quindi si sente rassicurata. Speriamo. Per soci, dipendenti, stakeholder. Olidata però non produce formaggi. Lavora con soggetti sensibili in un settore altamente delicato. La società si sente rassicurata dai propri accertamenti. Ma non può pretendere che lo sia l’universo mondo, a cominciare dai committenti e dai potenziali committenti, finquando la situazione non sarà definitivamente archiviata.