
Dal 2018 al 2023 c’è un incremento dell’utilizzo della chirurgia robotica
Dallo scorso 11 aprile è disponibile la bozza del report HTA sui Sistemi di Chirurgia Robotica utilizzati in Chirurgia Generale, Ginecologia e Urologia. L’HTA (Health Technology Assessment) è una valutazione sistematica delle tecnologie e procedure mediche. La chirurgia robotica (Robotic Assisted Surgery) è quella branca dell’ingegneria che sviluppa mezzi robotici che consentono all’operatore di praticare un intervento chirurgico manovrando, a distanza, un robot non completamente autonomo, ma capace di eseguire manovre comandate.
Il primo report HTA dopo la nuova Cabina di regia
Si tratta del primo report HTA prodotto dopo la costituzione della nuova Cabina di regia avvenuta con decreto ministeriale del 7 agosto 2024 del Capo Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del servizio sanitario nazionale sulla base di quanto previsto dal decreto del Ministro della salute del 24 luglio 2024. Rileva il Ministero della Salute: “Il primo obiettivo del report è valutare come la chirurgia robotica si differenzi dalla chirurgia open classica e dalla chirurgia laparoscopica, confrontando direttamente la chirurgia robotica con le altre due tecniche in termini di sicurezza, efficacia e aspetti economico-organizzativo in selezionate procedure chirurgiche nelle aree cliniche di chirurgia generale, ginecologia e urologia.
Il secondo obiettivo del report è quello di valutare e confrontare tra loro i diversi sistemi di chirurgia robotica, al fine di evidenziarne le diverse caratteristiche tecniche, di sicurezza, di efficacia, nonché economico-organizzative”.
L’approccio chirurgico open rimane il più utilizzato
Dal Report si evince che nel 2023 l’approccio chirurgico open è risultato il più utilizzato (46%), seguito dal laparoscopico (45%) e dal robotico (9%). Tuttavia, dal 2018 al 2023 si osserva un incremento costante dell’utilizzo della chirurgia robotica.
Rispetto alla laparoscopia e alla laparotomia, la chirurgia robotica si distingue per una riduzione sistematica delle perdite ematiche in ambito di chirurgia generale, ginecologica e urologica, mentre gli altri outcome, inclusi quelli oncologici e funzionali, risultano generalmente sovrapponibili tra le tecniche.
La chirurgia robotica in ambito ginecologico e urologico
In ginecologia, la chirurgia robotica mostra un vantaggio in termini di minori complicanze rispetto alla laparotomia, pur mantenendo risultati simili alla laparoscopia.
In ambito urologico, in particolare nella prostatectomia radicale, si evidenziano benefici funzionali postoperatori a favore dell’approccio robotico. Inoltre, tra i diversi sistemi robotici, la tecnologia single port presenta vantaggi in termini di minori complicanze (come nella miomectomia) e dolore postoperatorio.