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Approvato dal Senato il DDL Prestazioni Sanitarie

senato italiano
Copyright: ANSA, Fabio Frustaci

Il Sistema nazionale di governo sulle liste d’attesa

Il DDL Prestazioni Sanitarie approvato dal Senato prevede l’istituzione di un Sistema nazionale di governo delle liste di attesa (SINGLA). Avrà il compito di coordinare le azioni nazionali, gestire l’equilibrio tra domanda e offerta e vigilare sull’appropriatezza delle prestazioni e sull’intramoenia (l’attività privata dei medici).

Sono previste:

  • la possibilità per gli specializzandi di ottenere incarichi libero professionali fino a dieci ore settimanali (oggi sono fino al massimo di otto ore)
  • la possibilità di trattenere in servizio fino ai 72 anni i primari, in particolare per svolgere attività di tutoraggio in favore di giovani, ma senza mantenere l’incarico apicale
  • le misure contro i gettonisti con la possibilità di assumere con contratti di collaborazione coordinata e continuativa medici e operatori sanitari
  • cresce il limite di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati (0,5 punti percentuali per quest’anno e un punto dal 2026) dando priorità a quelle strutture dotate di pronto soc­corso e inserite nella rete dell’emergenza-urgenza.

Il registro delle segnalazioni dei cittadini

Il DDL prevede il registro delle segnalazioni, al quale potranno accedere i cittadini, tramite il sito internet istituzionale del Ministero, per segnalare problematiche e disservizi in materia di erogazione di prestazioni sanitarie. Le segnalazioni finiranno sul tavolo del nuovo Osservatorio sulle liste d’attesa.

Con un decreto del Ministro della Salute – che sarà adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge – saranno poi definiti i compiti, le modalità di funzionamento e la composizione dell’Osservatorio nazionale sulle liste di attesa. Al quale partecipano i rappresentanti del Ministero della Salute, i rappresentanti regionali designati dalla Conferenza Stato Regioni e i rappresentati delle organizzazioni civiche di tutela della salute.

Sono previsti premi ai manager degli ospedali che accorceranno le attese dei pazienti per fare visite ed esami, misure per rendere più appropriate le ricette dei medici e cioè evitare che si prescrivano prestazioni inutili e premi per le regioni che rispettano i tempi massimi di attesa e stabilisce che le regioni assegnino specifici obiettivi annuali relativi alla riduzione delle liste di attesa che peseranno sul raggiungimento dell’indennità di risultato dei propri manager sia a livello regionale che di singola Asl. Allo stesso modo, i direttori generali delle Asl assegnano gli stessi obiettivi ai direttori amministrativi, ai direttori sanitari e ai direttori di struttura complessa (i primari), integrando i relativi contratti individuali. La quota del­l’indennità di risultato condizionata al rag­giungimento di quest’obiettivo non può essere inferiore al 30%. 

Redazione