
Ogni anno, il 25 aprile si celebra la Giornata mondiale contro la malaria. Anche a Ferrara, le Aziende Sanitarie locali sono impegnate attivamente nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, con servizi sempre più accessibili e innovativi.
La malaria, una delle malattie infettive più diffuse a livello globale, rappresenta ancora oggi una minaccia sanitaria rilevante, in particolare nei Paesi a clima tropicale e subtropicale. In occasione della Giornata mondiale contro la malaria, anche le Aziende Sanitarie ferraresi confermano il proprio impegno costante nella lotta contro questa patologia, attraverso un articolato sistema di prevenzione, diagnosi precoce e cura.
Malaria a Ferrara: un fenomeno d’importazione, ma sotto controllo
Nella provincia di Ferrara, ogni anno si registrano tra i 5 e i 13 casi di malaria d’importazione. Si tratta perlopiù di pazienti provenienti da Paesi dell’Africa Subsahariana, temporaneamente rientrati nei luoghi di origine senza aver assunto la necessaria chemioprofilassi preventiva. Vivendo in Italia, infatti, queste persone perdono parte dell’immunità naturale acquisita nel tempo, risultando maggiormente vulnerabili in caso di nuova esposizione al parassita. I casi d’importazione in cittadini italiani sono invece molto più rari, grazie alla crescente consapevolezza e all’adozione delle corrette misure preventive.
A occuparsi delle diagnosi e delle cure è l’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, diretta dal dott. Mario Pantaleoni, che sottolinea come la presenza di farmaci antiprotozoari di ultima generazione consenta di risolvere efficacemente la maggioranza delle infezioni. Nella provincia, il Plasmodium falciparum è la specie più comunemente diagnosticata. Non sono stati registrati, fortunatamente, casi complicati tali da richiedere ricoveri in terapia intensiva.
La prevenzione è la prima arma
“La malaria – evidenzia la dott.ssa Clelia de Sisti, Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Ferrara – si può prevenire tramite l’assunzione di farmaci e l’adozione di misure preventive comportamentali. L’indicazione alla profilassi va studiata caso per caso: la scelta dipende dal Paese di destinazione, dall’itinerario, dal tipo di viaggio e dallo stato di salute del viaggiatore. Poiché la profilassi farmacologica va iniziata prima della partenza, è opportuno rivolgersi con anticipo al proprio medico di famiglia o a un medico dell’Igiene Pubblica dell’AUSL di Ferrara, che potrà fornire tutte le informazioni utili.”
Proprio per questo, l’Azienda USL di Ferrara ha potenziato il servizio di Medicina del Viaggiatore, che offre consulenze mediche, indicazioni preventive e vaccinazioni per chi si reca in aree endemiche. Dal 2023 è attivo un servizio di consulenza online, accessibile compilando un form sulla homepage del sito ufficiale www.ausl.fe.it. Questa modalità ha permesso di moltiplicare le richieste gestite, passate da 732 nel 2023 a oltre 1.000 nel 2024.
Malaria: sintomi, trasmissione e rischi
La malaria è causata da protozoi del genere Plasmodium, trasmessi all’uomo principalmente tramite le punture di zanzare infette. I sintomi – febbre alta, brividi, mal di testa, vomito, diarrea – possono comparire tra i 7 e i 15 giorni dall’infezione e sono inizialmente simili a quelli di una semplice influenza, il che rende spesso difficile una diagnosi tempestiva.
Nelle aree endemiche, l’esposizione ripetuta induce una parziale immunità adattativa, specialmente negli adulti, che riduce la probabilità di sviluppare forme gravi. Tuttavia, la malaria resta estremamente pericolosa per:
- bambini sotto i 5 anni,
- donne in gravidanza,
- e viaggiatori non immuni.
La prevenzione passa attraverso la profilassi farmacologica, il controllo dei vettori e l’uso di misure di protezione individuale, come zanzariere trattate con insetticidi e repellenti.
Ricerca e vaccini: nuove speranze
Dopo oltre 30 anni di ricerca, è stato sviluppato il primo vaccino contro la malaria, efficace in modo parziale contro Plasmodium falciparum nei bambini. Nonostante non sia ancora risolutivo, rappresenta un importante strumento integrativo nella strategia globale di contenimento della malattia.