
Un’iniziativa nazionale per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica degli studenti con disturbo dello spettro autistico attraverso strumenti digitali open-source, ricerca scientifica e collaborazione tra scuola, università e terzo settore.
Con circa 1 bambino su 77 diagnosticato con disturbo dello spettro autistico in Italia, secondo l’Osservatorio Nazionale Autismo (2021), il tema dell’inclusione scolastica si conferma cruciale. Nonostante l’Italia sia dotata di un impianto normativo tra i più avanzati in Europa in materia di inclusione, le scuole si trovano spesso in difficoltà nel gestire, in modo efficace e sostenibile, l’accoglienza e il supporto educativo degli studenti nello spettro autistico.
Per colmare questo divario tra principi legislativi e prassi quotidiana, nasce “In-aut School”, un innovativo progetto di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, guidato dal Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità (CeDisMa).
Un progetto di 24 mesi per trasformare la scuola
Attivo da aprile 2025 a marzo 2027, In-aut School è pensato per fornire strumenti pratici e fondati su evidenze scientifiche, capaci di generare un impatto positivo sia sul benessere degli studenti con autismo, sia su quello del personale scolastico coinvolto.
“La variabilità delle manifestazioni dell’autismo e la carenza di strumenti strutturati per l’inclusione rendono necessario un intervento mirato e basato su evidenze scientifiche”, si legge nella presentazione del progetto.
Grazie al finanziamento della Fondazione Italiana Autismo (FIA), il progetto potrà sviluppare e diffondere strumenti digitali open-source, promuovendo pratiche educative inclusive e sostenibili in tutto il territorio nazionale.
Obiettivi e metodologia di ricerca
L’obiettivo principale è valutare l’efficacia delle Linee-guida per l’inclusione scolastica e degli Indicatori di qualità dell’inclusione, strumenti già sviluppati nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ “Transform Autism Education”, al quale CeDisMa ha preso parte come partner strategico.
Il progetto prevede un’indagine qualitativa e quantitativa volta a raccogliere le percezioni di insegnanti, educatori, studenti e famiglie. A tal fine, saranno impiegati metodi partecipativi come focus group, questionari e checklist dedicate all’analisi del benessere scolastico.
Coinvolgimento diretto delle persone nello spettro autistico
Un elemento di forte innovazione riguarda il coinvolgimento diretto di persone nello spettro autistico con esperienza nel campo educativo. Questo approccio, pienamente inclusivo, assicura che le soluzioni progettate siano realmente rispondenti alle esigenze vissute e percepite da chi vive l’autismo in prima persona.
Una rete nazionale di partner per una scuola più equa
In-aut School si avvale della collaborazione con partner di rilievo:
- Il CeDisMa dell’Università Cattolica, capofila del progetto;
- Il Centro per l’Autismo “Cascina San Vincenzo Onlus”, specializzato nel supporto terapeutico-educativo;
- La Scuola Polo per l’Inclusione della Provincia di Monza e Brianza, che garantirà un legame diretto con la realtà scolastica quotidiana.
“Tale proposta rappresenta un passo decisivo verso una scuola realmente inclusiva, in cui ogni alunno, indipendentemente dalle sue caratteristiche, possa essere valorizzato e supportato nel proprio percorso educativo.”
Una visione concreta per l’inclusione
Attraverso il progetto In-aut School, l’Università Cattolica mira a ridefinire il paradigma dell’inclusione scolastica, promuovendo modelli organizzativi, didattici e relazionali fondati sulla collaborazione e sulla conoscenza scientifica. L’ambizione è chiara: costruire una scuola italiana più giusta, accessibile e centrata sulla persona.