
Francesco Cognetti (FOCE): “Con i due DPCM sarà possibile l’accesso omogeneo su tutto il territorio nazionale a 62 terapie mirate già approvate da AIFA”
La ConFederazione Oncologi, Cardiologi ed Ematologi (FOCE) lancia un appello diretto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “È urgente approvare i due Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che aggiornano i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), colmando così un ritardo di otto anni nell’accesso ai test molecolari e ai farmaci a bersaglio molecolare per i pazienti oncologici”.
Francesco Cognetti, presidente della FOCE, sottolinea: “I due provvedimenti permetteranno l’adozione sistematica di test genetici e l’utilizzo di 62 terapie innovative già approvate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), oggi disponibili solo in alcune aree del Paese”. L’appello arriva mentre i testi dei DPCM sono ancora all’esame della Presidenza del Consiglio in attesa di promulgazione.
Il ritardo nell’accesso alle cure
Secondo Cognetti, la mancata sincronizzazione tra l’approvazione dei farmaci innovativi e dei relativi test diagnostici ha generato gravi ritardi nell’accesso reale alle terapie per circa 87.000 pazienti oncologici ogni anno. “Non possiamo più permettere ulteriori attese – afferma –. I pazienti devono accedere subito alle nuove possibilità di cura”.
Cosa prevedono i nuovi DPCM
I DPCM in discussione aggiornano e ampliano i LEA, introducendo:
- Screening e sorveglianza attiva per i tumori al seno e all’ovaio in persone portatrici di mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2, con un target stimato di circa 9.693 donne l’anno.
- 45 pannelli standard o avanzati di test molecolari, per la valutazione di 223 geni legati a 22 diversi tumori solidi ed ematologici, per cui sono già disponibili terapie specifiche con comprovati benefici sulla sopravvivenza.
- Test genomici per il carcinoma mammario ormono-responsivo in fase precoce, utili per determinare la prognosi e guidare le scelte di trattamento adiuvante post-chirurgico, con un impatto previsto su circa 10.000 pazienti l’anno.
Secondo le stime, il costo dei pannelli molecolari ammonterà a circa 81,7 milioni di euro annui, completamente coperti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’impatto economico complessivo delle nuove misure sarà di circa 150 milioni di euro annui.
FOCE: contributo tecnico fondamentale
La FOCE ha contribuito in modo decisivo alla stesura dei provvedimenti, offrendo la propria competenza scientifica nella selezione delle mutazioni genetiche da analizzare e nella definizione della platea di pazienti da sottoporre ai test, come sottolineato nella relazione tecnica allegata ai decreti.
“Siamo di fronte a un momento storico – conclude Cognetti –. Non possiamo perdere altro tempo: i test molecolari e le terapie a essi associate devono essere finalmente accessibili in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale”.
Redazione