
Uno studio dell’OCSE rileva che le persone affette da malattie non trasmissibili, hanno un rischio di depressione dal 15% al 27% maggiore
Uno studio dell’Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica (OCSE) rileva che le persone affette da malattie non trasmissibili, cioè patologie croniche a lungo decorso che derivano da una combinazione di fattori genetici, fisiologici, ambientali e comportamentali hanno un rischio di depressione dal 15% al 27% maggiore. A seconda della condizione, il rischio aumenta con il numero di patologie e che la relazione sembra essere causale. Le patologie croniche a lungo decorso possono comprendere cancro, diabete, malattie cardiovascolari respiratorie croniche e neurologiche.
Il rischio depressione aumenta in presenza di ictus del 23%
Gli autori dello studio hanno analizzato i dati provenienti da 19 Paesi, raccolti tra il 2004 e il 2015. I risultati suggeriscono che le persone affette da cancro hanno un rischio di depressione aumentato del 15%, le persone affette da malattie cardiache del 18%, le persone affette da diabete del 18%, le persone affette da ictus del 23% e le persone affette da malattie polmonari croniche del 27% rispetto a chi non ne soffre, tenendo conto di età, sesso e stato depressivo iniziale, tra gli altri fattori.
Nuovi casi di depressione seguono la diagnosi di una malattia non trasmissibile
Inoltre, sono state condotte diverse analisi a supporto di una relazione causale tra malattie non trasmissibili e depressione. Lo studio dimostra che nuovi casi di depressione seguono la diagnosi di una malattia non trasmissibile e che l’effetto persiste anche quando si utilizzano diverse variabili che rappresentano la salute mentale. E quando si correggono i dati per altre variabili che notoriamente influenzano la salute mentale. La ricerca sottolinea l’importanza di affrontare la salute mentale e il benessere delle persone che convivono con malattie non trasmissibili. Inoltre, i risultati suggeriscono che le strategie volte a ridurre l’impatto delle malattie non trasmissibili potrebbero apportare ulteriori benefici alla società in termini di salute mentale.
La depressione rappresenta una sfida in tutto il mondo
La depressione rappresenta una delle principali sfide sanitarie a livello globale e, in particolare, in Italia assume dimensioni allarmanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che circa 280 milioni di persone nel mondo siano affette da disturbi depressivi e ritiene che rappresenti la quarta causa principale di disabilità nel mondo. In Italia, la prevalenza della depressione è stimata tra il 5% e il 6% della popolazione generale, con una maggiore incidenza tra le donne e le fasce di età più avanzate.
Redazione