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 Il legame tra psoriasi e cibi ultra-processati

psoriasi
Fondazione Umberto Veronesi

Un nuovo studio pubblicato su “Nutriens” dimostra la correlazione tra psoriasi e cibi ultra-processati

Uno studio pubblicato sulla rivista “Nutriens” svela il legame tra i cibi ultra-processati e psoriasi. Per cibi ultra processati si intendono gli alimenti confezionati che hanno subito molti processi di trasformazione industriale. Spesso con l’aggiunta di ingredienti e additivi, caratterizzati da un elevato contenuto di zuccheri aggiunti, grassi saturi e sale, e da un basso contenuto di vitamine e fibre. Più cresce il consumo di questi prodotti, più si amplificano le possibilità di sviluppare la patologia. Per ogni aumento del 10% nel consumo, il rischio di insorgenza della psoriasi cresce del 6%. 

Per la ricerca sono state arruolate 121.019 persone di età compresa tra i 40 e 69 anni. In un periodo di follow-up di 12 anni, 1.043 partecipanti hanno sviluppato la psoriasi. Fattori come l’età, il sesso, l’indice di massa corporea, l’essere fumatore, il livello di attività fisica non hanno modificato significativamente quest’associazione.

Sostituire il cibo processato con alimenti sani ha ridotto il rischio psoriasi

Per gli studiosi, il 30,5% dell’associazione è legato dall’indice di massa corporea mentre l’infiammazione sistemica ne spiega il 6,5%. Infine, è stato dimostrato anche il contrario: la sostituzione del 20% dei cibi processati con una proporzione equivalente di alimenti non trasformati o minimamente trasformati è stata associata ad una riduzione del 18% del rischio di psoriasi.

Psoriasi: sintomi e fattori di rischio

La psoriasi, malattia infiammatoria cronica della pelle, comporta infiammazione cutanea e un disordine di crescita dei cheratinociti (sono il tipo cellulare più abbondante nell’epidermide; sono presenti in tutti i suoi strati che rappresentano le tappe del ciclo vitale del cheratinocita) che portano alla formazione di placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre. Le localizzazioni più comuni sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto, ma può colpire tutte le aree corporee, comprese le unghie.

La prevalenza della psoriasi nella popolazione generale è stimata attorno al 2% e può colpire tutte le età, ma il 75% dei casi compare prima dei 40 anni e non è infrequente un esordio giovanile o addirittura infantile-adolescenziale.

Alla base della psoriasi vi è una combinazione di fattori genetici e ambientali. Alcuni soggetti sono maggiormente predisposti ad una infiammazione cutanea anomala, che viene esacerbata da fattori ambientali esterni scatenanti. Alcuni di questi fattori esterni sono: traumi fisici, stress, infezioni streptococciche, farmaci (tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro, gli antimalarici di sintesi).

Redazione