
di Sofia Diletta Rodinò
Una convenzione strategica tra il più grande ateneo italiano e una delle principali realtà industriali del Paese punta su ricerca applicata, medicina del lavoro e nuovi materiali: un’alleanza tra sapere e fare, a favore della sicurezza e dell’innovazione industriale.
In un momento storico in cui la sostenibilità tecnologica e la sicurezza del lavoro sono diventati assi portanti della competitività industriale, Sapienza Università di Roma e Fondazione Fincantieri firmano un accordo che segna una svolta nella collaborazione tra accademia e industria. Una sinergia che, ponendosi all’incrocio tra medicina del lavoro, ingegneria dei materiali e progresso industriale, intende costruire un ponte solido tra la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica applicata al settore strategico della cantieristica navale. La convenzione, definita come “strategica” dai firmatari, rappresenta un tassello chiave per valorizzare il capitale umano e promuovere l’eccellenza nei processi produttivi, con l’ambizione di rendere la sicurezza sul lavoro non solo un vincolo da rispettare, ma un vero e proprio valore competitivo. La collaborazione si declinerà in programmi di ricerca avanzata, progetti formativi interdisciplinari e sviluppo di materiali innovativi, capaci di migliorare la sicurezza e le performance delle navi di nuova generazione.

La cantieristica navale come laboratorio di innovazione
“Questa convenzione – ha dichiarato Pierroberto Folgiero, AD e DG di Fincantieri – vuole essere un esempio virtuoso di come la sinergia tra università e industria sia fondamentale per affrontare sfide complesse. Unendo le competenze di Sapienza nella medicina del lavoro e nell’ingegneria dei materiali, puntiamo a innovare i processi produttivi nei nostri cantieri con azioni concrete, che guardano alla sicurezza in un’ottica evolutiva: da vincolo normativo a leva strategica”. Fondazione Fincantieri, parte attiva nell’accordo, assumerà un ruolo di regia nella gestione delle attività comuni, rafforzando il proprio profilo di attore culturale e sociale, oltre che tecnologico. Una missione che coniuga memoria e futuro: conservare l’eredità dell’eccellenza italiana nella navalmeccanica e, al contempo, sostenere la formazione e la ricerca di nuova generazione.

Sapienza: ricerca, competenze e cittadinanza scientifica
“L’obiettivo – ha sottolineato la Rettrice Antonella Polimeni – è promuovere lo studio e la condivisione di know-how su tematiche di cruciale rilevanza come la salute e la sicurezza sul lavoro e lo sviluppo di materiali innovativi. Sapienza è fortemente impegnata nel creare percorsi formativi capaci di unire sapere e fare, generando nuove competenze trasversali e figure professionali in grado di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e della cittadinanza”. L’università più antica d’Europa e il più importante gruppo cantieristico del Mediterraneo danno così vita a un centro d’eccellenza condiviso, dove l’ingegneria dei materiali dialoga con la medicina preventiva, dove la sostenibilità diventa una prassi e non solo una narrazione, e dove la sicurezza dei lavoratori viene elevata a metrica di qualità industriale.
Un modello replicabile per l’industria del futuro
L’accordo si inserisce in un più ampio contesto europeo in cui l’interazione tra università e impresa è vista come la leva principale per stimolare crescita intelligente, inclusiva e resiliente. La convenzione Sapienza–Fincantieri si propone come best practice da replicare in altri comparti strategici del made in Italy, capace di coniugare esigenze produttive, benessere lavorativo e frontiere tecnologiche in un unico progetto. In un’epoca in cui l’innovazione non può più prescindere dall’etica e dalla sostenibilità, questa alleanza accademico-industriale assume il valore di un manifesto: per un’industria più sicura, più competente e più umana.