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Stati Uniti, i bambini autistici a maggiore rischio annegamento

Alcuni studi hanno dimostrato che i bambini con autismo hanno un rischio maggiore di annegamento. Un pericolo che può essere messo in relazione alle oggettive difficoltà di chi è affetto da questa patologia, che lo allontana dalla esatta percezione con il mondo esterno

Dagli Stati Uniti – Paese particolarmente attento a questo argomento, anche se con alcune ”stravaganti” interpretazioni sulle origini di questa patologia, portate avanti, tra gli altri, anche dal segretario di Stato alla Salute, Robert F. Kennedy jr – giunge ora una risposta, che passa attraverso dei corsi di nuoto specifici per preparare i bambini e gli adolescenti affetti da questo disturbo ad affrontare il pericolo.

A West Palm Beach, in Florida, si tengono dei corsi di nuoto che apparentemente sono come tutti gli altri, ma che, rivolgendosi a soggetti autistici, hanno delle precise caratteristiche, con gli istruttori che lavorano individualmente, o addirittura in coppia, con un singolo bambino. Alcuni istruttori tengono in mano dei cartellini per aiutare i bambini a comunicare con gli insegnanti, indicandoli invece di parlare. 

Tutti gli studenti della scuola di nuoto Small Fish Big Fish sono affetti da autismo, un disturbo dello sviluppo associato a un rischio di annegamento superiore alla media.

La questione preoccupa da tempo esperti e genitori di autismo, ma dati recenti rendono la posta in gioco assolutamente chiara

In Florida, uno Stato dove l’acqua abbonda, dalle spiagge ai giardini, oltre 100 bambini autistici o sottoposti a valutazione per la diagnosi sono annegati dall’inizio del 2021, secondo il Children’s Services Council della contea di Palm Beach. Un numero eloquente nel suo essere agghiacciante, che evidenzia un problema spesso trascurato che rende l’insegnamento del nuoto a questi bambini e adolescenti ancora più necessario, ma spesso anche più difficile da ottenere. Tra i bambini che seguono il corso ce n’è uno di sei anni che, racconta la madre, si è allontanato da casa aggirandosi nel quartiere costellato di piccoli specchi d’acqua. Ora una istruttrice, dopo avergli fatto superare l’iniziale paura, gli sta insegnando a galleggiare sulla schiena. Oggi per lui forse un gioco, ma domani anche un modo per fargli superare il terrore dell’acqua. 

L’autismo colpisce circa un bambino su 31 negli Stati Uniti

La loro sicurezza in acqua ha occasionalmente attirato l’attenzione pubblica dopo tragedie come la morte di Avonte Oquendo , un adolescente autistico trovato in un fiume di New York nel 2014 dopo essere scomparso dalla sua scuola.

Sebbene la ricerca accademica sull’argomento sia limitata, due studi del 2017 hanno documentato un rischio di annegamento notevolmente più elevato tra le persone con disturbo dello spettro autistico. Il rischio deriva in gran parte dalla loro propensione ad allontanarsi e a sottovalutare i pericoli.

I casi di morte

I casi di morte di soggetti autistici, raccolti dal Consiglio per i Servizi all’infanzia della Contea di Palm Beach,  raccontano drammi davanti ai quali è impossibile non restare emotivamente coinvolti. Un bambino di 5 anni è uscito di casa, passando per la finestrella sulla porta per il cane, ed è annegato nella piscina di casa della nonna. Un altro è morto in un canale dopo essere scivolato attraverso un buco nella recinzione di un parco giochi specificamente destinato ai bambini autistici. Una bambina di 6 anni è annegata in un lago, dopo essersi uscita di casa dopo essersi arrampicata su una libreria posizionata per bloccare la porta di un appartamento.

Le lezioni di nuoto dovrebbero essere un trattamento di prima linea per l’autismo“, ha affermato il dott.Li, professore di epidemiologia alla Columbia University, genitore lui di un bambino affetto da questa condizione.

I sostenitori stanno cercando di rendere le lezioni più accessibili

Alcune persone autistiche eccellono nel nuoto, come gli adolescenti del New Jersey protagonisti del documentario del 2017 “Swim Team”. Molti altri sono abili nell’acqua. Persino alcuni bambini con autismo profondo possono padroneggiare le basi della sopravvivenza con appena otto ore di terapia occupazionale in acqua, ha affermato Michele Alaniz, una professionista che ha pubblicato una ricerca basata sul suo lavoro presso il Casa Colina Hospital and Centers for Healthcare di Pomona, in California.

Ma alcune famiglie non si iscrivono ai corsi, temendo di sopraffare i bambini, che potrebbero presentare sintomi che vanno dal non parlare al sbattere ripetutamente la testa fino all’angoscia causata dal rumore. Altri bambini vengono esclusi dai programmi che non sono in grado di gestirli. Le sessioni private possono essere utili, ma costose.

Con l’aumento dell’attenzione sui rischi di annegamento, i sostenitori stanno cercando di rendere le lezioni di nuoto più accessibili. Un’organizzazione benefica australiana chiamata Autism Swim afferma che 1.400 insegnanti di nuoto, fisioterapisti e altri professionisti in tutto il mondo, hanno seguito la sua formazione online dal 2016.

In Florida, l’anno scorso il Children’s Services Council della contea di Palm Beach ha donato 17.000 dollari all’Autism Society of America per formare decine di istruttori. La stessa organizzazione ha pagato altri 13.500 dollari per i corsi presso Small Fish Big Fish.

S.D.R.