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Fair Play Menarini 2025: tre giovani campioni di etica sportiva premiati al CONI

A Roma con Malagò la presentazione del Premio Fair Play Menarini 2025: premiati Nicola Nardo, Michele Vivalda e Alessandro Bugli, esempi di coraggio e lealtà sportiva

L’etica sportiva trova nuova linfa nelle gesta silenziose, ma potentissime, dei giovani atleti italiani. Oggi al Salone d’Onore del CONI a Roma la conferenza stampa ufficiale della 29ª edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini, evento d’apertura di un percorso che culminerà il 2 e 3 luglio tra Firenze e Fiesole con le serate di premiazione dei grandi nomi dello sport mondiale.

Ma il cuore pulsante di questa giornata è stato dedicato a tre giovani esempi di integrità e coraggio, insigniti del Premio Fair Play Menarini “Giovani”, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò. Si tratta di Nicola Nardo, Michele Vivalda e Alessandro Bugli: tre ragazzi che hanno dimostrato, ciascuno a modo proprio, cosa significhi davvero giocare “secondo le regole” — anche quando nessuno guarda.

Tre storie di coraggio e coscienza sportiva

Nicola Nardo, portiere del Ponte San Nicolò (Padova), ha fermato una partita degli Allievi per qualcosa di più importante di un gol: la dignità. In mezzo a urla e insulti fra i genitori-tifosi, ha attraversato il campo per ammonire gli adulti e minacciare l’uscita dal campo della sua squadra se non fosse tornata la calma. Un gesto che ha fatto il giro del Veneto e ora anche dell’Italia. Michele Vivalda, dello Sci Club Sestriere, ha sacrificato la vittoria nel trofeo “Pinocchio sugli Sci” dopo aver realizzato il miglior tempo nello slalom speciale. Accortosi di aver saltato una porta, l’errore non rilevato dagli arbitri, ha scelto la verità alla gloria. Il suo gesto gli è costato la squalifica, ma gli è valso il rispetto di tutta la comunità sportiva. Alessandro Bugli, giovane attaccante della Sales Firenze, si è trovato davanti a un rigore assegnato in modo controverso. Con la sua squadra sotto di un gol, ha calciato fuori volontariamente il pallone, spegnendo polemiche e accendendo il valore del fair play.

Etica e sport: un binomio possibile

Questi ragazzi dimostrano che la correttezza, la lealtà e il rispetto delle regole sono principi universali e sempre validi, ad ogni livello e in ogni disciplina”, hanno dichiarato Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini. “Nei loro gesti possiamo ritrovare la stessa nobiltà d’animo delle leggende dello sport che premiamo ogni anno.” E in effetti, il Premio Fair Play Menarini si conferma non solo come celebrazione delle icone dello sport internazionale, ma come cassa di risonanza per quei valori che spesso si perdono tra i riflettori e le classifiche.

Prossimi appuntamenti: Firenze e Fiesole per il gran finale

Dopo il debutto odierno al CONI, la rassegna continuerà il 26 giugno a Firenze con la consegna del Premio Speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”, e culminerà il 2 e 3 luglio tra Firenze e Fiesole, dove saranno assegnati i riconoscimenti ai grandi nomi dello sport mondiale, in partnership con Sky TG24. Ma oggi, sotto le volte del Salone d’Onore, il protagonismo è stato tutto per tre ragazzi che, in un calcio fuori misura o in una dichiarazione sincera, hanno dimostrato che lo sport può (e deve) essere anche scuola di vita.

Redazione