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Chirurgia estetica, stretta dei Nas su centri non autorizzati e medici abusivi

chirurgia estetica

I Nas intensificano i controlli sui centri di chirurgia estetica: 14 strutture chiuse, 104 denunciati e sequestri per 3,5 milioni. Irregolarità gravi in tutta Italia chirurgia estetica abusivi

Carabinieri del Nucleo per la Tutela della Salute, i Nas, in collaborazione con il Ministero della Salute, stanno eseguendo dall’inizio dell’anno controlli a tappeto nei centri di chirurgia estetica su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è verificare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sanitaria, igiene, autorizzazioni mediche e professionalità del personale che opera in questo settore.

I controlli, i cui risultati sono stati resi noti dopo un recente episodio di cronaca — la morte di una donna di 46 anni di origini ecuadoriane a seguito di un intervento di liposuzione in uno studio medico estetico a Roma — si sono intensificati nel mese di maggio. Secondo quanto riportato dai Nas in un comunicato ufficiale, sono stati richiamati “recenti e drammatici episodi di cronaca”, riconducibili a interventi estetici abusivi, eseguiti da personale non qualificato, con attrezzature non idonee e in locali privi dei requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge.

Obiettivi dei controlli: igiene, autorizzazioni e sicurezza

Le ispezioni mirano a verificare:

  • l’idoneità tecnica delle apparecchiature utilizzate,
  • la conformità igienico-strutturale delle sedi operative,
  • il possesso delle necessarie autorizzazioni sanitarie,
  • la presenza di qualifiche professionali certificate, soprattutto per trattamenti ad alto rischio.

Tra le pratiche più monitorate figurano l’applicazione di filler cutanei, gli impianti sottocutanei, l’utilizzo di PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle. Tutte considerate procedure frequentemente oggetto di abuso in medicina estetica.

I numeri dell’operazione Nas sulla medicina estetica

L’operazione ha coinvolto 1.160 strutture, tra centri estetici e studi medici estetici, portando alla luce 132 irregolarità. Sono state deferite 104 persone all’Autorità Giudiziaria, tra titolari e operatori, ed emessi provvedimenti di sospensione o sequestro per 14 strutture. I Nas hanno inoltre sequestrato dispositivi medici e farmaci per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro. Hanno accertato 32 illeciti penali, tra cui esercizio abusivo della professione sanitaria e attivazione illegale di ambulatori di medicina estetica. Infine hanno rilevato numerose irregolarità nella detenzione e gestione di farmaci scaduti.

Occhi puntati anche sul web

Le attività di controllo sono state estese anche alla rete, per individuare siti che promuovevano o vendevano medicinali soggetti a prescrizione medica, dispositivi medici iniettabili, e prodotti cosmetici con etichettature irregolari. I Carabinieri hanno proceduto, nei casi più gravi, all’oscuramento di siti web spesso ospitati su server esteri e gestiti da soggetti anonimi, facilmente raggiungibili dall’Italia.

Redazione