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Osteoporosi: rinforzare le ossa da giovani per prevenire le fratture da adulti

anziani in palestra

Uno stile di vita attivo, alimentazione corretta e allenamento mirato possono ridurre drasticamente il rischio di osteoporosi e osteopenia

Si dice, ricorrendo ad uno dei luoghi comuni più abusati, che le malattie è meglio prevenirle piuttosto che curarle. E questo vale per molte patologie croniche. Come l’osteoporosi, una condizione silenziosa ma grave che condiziona la vita di chi ne è affetto molto più di quello che gli “altri” — quelli che non ne soffrono — possono immaginare.

Pensate solo di non potere tossire, starnutire o anche soltanto essere abbracciato da chi non conosce la tua condizione, per paura che le tue ossa fragili si rompano.
Non è una esagerazione giornalistica, ma la realtà quotidiana di molte persone che convivono con una debolezza ossea cronica. Una malattia che può manifestarsi, subdolamente, solo nel momento in cui un osso si frantuma, rendendo evidente — e spesso tardivamente — la gravità dell’osteoporosi.

Osteoporosi nei giovani: le statistiche

Sono milioni gli australiani ai quali è stata diagnosticata la malattia, costretti a una costante attenzione per la salute delle ossa. Eppure si prevede che la cosiddetta “malattia silenziosa” causerà una frattura ogni 30 secondi entro il 2033, e non soltanto a causa dell’invecchiamento demografico.

Alla domanda su chi sia maggiormente esposto a questa malattia, bisogna precisare che è una diffusa idea sbagliata pensare che le ossa fragili siano un problema solo delle donne anziane.
Perché, seppure è vero che una donna su due o tre, nel corso della sua vita, subirà una frattura correlata all’osteoporosi, si deve dire che anche un uomo su tre o quattro soffre dello stesso problema. E anche i più giovani possono sviluppare ossa deboli.

Durante l’adolescenza, le ossa crescono rapidamente, raggiungendo il picco di massa ossea intorno ai 20-30 anni.
Ma da adulti, col tempo, si comincia a perdere tessuto osseo più velocemente di quanto venga sostituito, e questo può aumentare il rischio di fratture.

Alcuni esperti temono che lo stile di vita sedentario di molti bambini possa causare loro un basso saldo osseo entrando nell’età adulta, creando problemi scheletrici nella vita futura.

La forza delle ossa e dei muscoli nelle donne raggiunge il picco a 30 anni, per poi diminuire, soprattutto durante la menopausa, quando si verifica un forte calo degli estrogeni, ormoni cruciali per la salute ossea.
Quindi, se si arriva alla menopausa senza un buon equilibrio nella propria “banca ossea”, si hanno meno riserve a cui attingere quando più servono.

Sono molti i fattori di rischio per l’osteoporosi: la storia familiare; un basso apporto di calcio o vitamina D; l’assunzione di condizioni o farmaci che influenzano i livelli di estrogeni o testosterone; fumo, alcol e uno stile di vita troppo sedentario.

Quindi, un contributo importante a contrastare l’insorgere della malattia può venire anche dall’attività fisica.
Ma non basta la solita passeggiata quotidiana che, se può fare bene alla salute generale, non è sufficiente per contrastare l’osteoporosi.

Le cellule ossee vengono stimolate a crescere o ripararsi solo quando sono sottoposte a un certo livello di stress meccanico, motivo per cui camminare lentamente, andare in bicicletta o nuotare non aiutano molto ad aumentare la densità ossea.

Cosa che invece si può ottenere con esercizi specifici, come salti, corse.
Come confermato da uno studio che ha chiesto ad alcuni soggetti di saltellare, periodicamente, su una gamba. Dopo 12 mesi le ossa dell’arto erano più forti rispetto a quelle dell’altro.

Anche gli esercizi di rafforzamento muscolare, come pesi o fasce di resistenza, flessioni, addominali o squat, sono essenziali per avere ossa forti e resistenti.

Alcuni sottolineano l’importanza di brevi sessioni di esercizio ad alta intensità, che possono essere eseguite, ad esempio, durante le pause pubblicitarie o durante il lavoro al computer.

E anche attività “insospettabili” come il tai chi in un parco può aiutare, così come fare le scale evitando l’ascensore, portare la spesa a mano e non ricorrere sempre al carrello.

L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da una densità minerale ossea molto bassa.

Ma soffrire di osteoporosi non significa automaticamente che si avrà una frattura.
Solo un terzo delle “fratture da fragilità”, ovvero quelle causate da un piccolo impatto come una caduta, interessa persone affette da osteoporosi.
La maggior parte delle fratture si verifica in soggetti con osteopenia, la cui densità ossea è bassa, ma non così tanto da poter essere diagnosticata come osteoporosi.

Redazione