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Telemedicina: sperimentazione per i “grandi anziani” con cronicità

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Progetti pilota su base nazionale, AGENAS coinvolgerà fino a 60.000 anziani fragili

Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e il Ministero per le Disabilità, ha predisposto un decreto innovativo per l’attivazione di prestazioni di Telemedicina dedicate ai grandi anziani con cronicità.

Il provvedimento prevede che le prestazioni rientrino principalmente nei campi della teleassistenza e del telemonitoraggio, con l’obiettivo di offrire supporto domiciliare continuativo, favorendo la prevenzione del deterioramento cognitivo, il miglioramento dell’aderenza terapeutica e la riduzione dell’isolamento sociale.

Le Linee guida del 2022 rappresentano il riferimento normativo principale, fissando requisiti funzionali e livelli minimi di servizio per i sistemi regionali di Telemedicina. In particolare, il telemonitoraggio è definito come una modalità operativa che consente il rilevamento e la trasmissione a distanza dei parametri vitali e clinici in modo continuo, attraverso sensori connessi al paziente.

Per garantire copertura omogenea a livello nazionale, il territorio sarà suddiviso in tre macroaree (Nord, Centro e Sud), ognuna delle quali dovrà avviare almeno un progetto sperimentale con il coinvolgimento diretto delle Regioni.

L’AGENAS è stata incaricata come ente attuatore, con il compito di selezionare progetti sperimentali della durata massima di 18 mesi, rivolti ad almeno 50.000 fino a un massimo di 60.000 grandi anziani. I progetti dovranno garantire continuità operativa, flessibilità gestionale e un efficace raccordo con le Aziende sanitarie locali e i medici di medicina generale.

Per valutare le proposte, AGENAS costituirà una Commissione tecnica composta da cinque membri con diritto di voto, nominati da AGENAS stessa, dal Ministro della Salute, dal Ministro della Disabilità e dal MEF. L’Agenzia sarà anche responsabile del monitoraggio dell’efficacia e della qualità delle prestazioni, con relazioni semestrali al CIPA.

Il decreto stanzia 150 milioni di euro per l’intera operazione, destinati all’investimento nella telemedicina per anziani fragili, con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza territoriale e la presa in carico personalizzata dei soggetti più vulnerabili.

Redazione