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Estate critica per gli infermieri: in Italia rischio 2 operatori per 25 pazienti

Infermieri italiani in estate in condizioni di sovraccarico e stress
trendsanita.it

Carenza infermieri: in estate in Italia si rischia un rapporto di 2 infermieri per 25 pazienti. Sovraccarico, turni notturni e dimissioni in aumento

Secondo il Sindacato Nursing Up, l’Italia soffre di un deficit strutturale di circa 175mila infermieri rispetto agli standard europei. La situazione è critica in reparti come chirurgia, ortopedia e medicina interna, dove gli infermieri si trovano spesso a dover gestire fino a 14 pazienti per turno. Nei prossimi mesi, in regioni come Lombardia, Campania, Veneto, Piemonte, Sardegna e Sicilia, si potrebbe arrivare addirittura a soli 2 infermieri ogni 25 pazienti, una condizione definita “al limite della sostenibilità umana e professionale”. Il Sindacato sottolinea che un carico di lavoro superiore a sei pazienti per infermiere può aumentare il rischio di mortalità ospedaliera fino al 21%, oltre a causare complicanze evitabili come infezioni, ulcere da decubito e cadute. Attualmente, in Italia la media è di 9,5 pazienti per ogni infermiere, ben oltre la soglia critica.

Sovraccarico nei reparti sotto stress

A parere del Sindacato, molti operatori si trovano a dover affrontare turni notturni estenuanti, che possono arrivare a tre notti consecutive, con pochissimi giorni di riposo tra un turno e l’altro. L’assenza di normative specifiche sui turni notturni consecutivi renda la situazione ancora più difficile. Gli infermieri segnalano che lavorare per più notti consecutive non solo influisce sul loro benessere, ma anche sulla qualità delle cure fornite ai pazienti.  Inoltre, la pronta disponibilità, che dovrebbe essere limitata a sette turni mensili, nella pratica si traduce in un carico di lavoro che supera le quindici chiamate al mese.

Dimissioni record: oltre 20mila nel 2024

Questa condizione di lavoro, aggravata dalla carenza di personale, ha un impatto diretto sulla salute psicofisica degli infermieri. Le conseguenze sono: ansia, disturbi del sonno, diminuzione della lucidità e un aumento significativo degli errori involontari. Si deve notare che oltre 20.000 professionisti del settore non medico hanno presentato le loro dimissioni volontarie nel solo anno 2024, segno di un malcontento crescente che rischia di compromettere ulteriormente il sistema sanitario italiano.

“Serve un piano straordinario prima del collasso”

La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza del rinnovo contrattuale. Gli infermieri, che si aspettano un riconoscimento adeguato per il lavoro svolto, si sentono sempre più trascurati.

Redazione