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Geopolitica e imprese: Intesa Sanpaolo al centro del dibattito eastwest Lunch

A Milano il quarto eastwest Lunch promosso da eastwest: Intesa Sanpaolo protagonista del confronto su sicurezza europea, scenari globali e diplomazia economica geopolitica

Le imprese europee sono sempre più coinvolte nei grandi mutamenti geopolitici globali. A testimoniarlo è stato il quarto appuntamento con l’eastwest Lunch, il format periodico promosso da eastwest, che ha visto protagonista Intesa Sanpaolo, tra i maggiori gruppi bancari internazionali. L’incontro si è svolto a Milano alla presenza di rappresentanti del mondo bancario, istituzionale, produttivo e dei media.

La tavola rotonda è stata moderata da Giuseppe Scognamiglio, diplomatico e docente LUISS, che ha guidato il dibattito su sicurezza europea, diplomazia economica e strategie aziendali in tempi di incertezza globale. Tra gli interventi di rilievo, quelli di Renato Vichi, Group Head of Institutional Affairs and External Communication, e di Francesco Mascolo, Head of Institutional Affairs per Intesa Sanpaolo. Presenti inoltre figure chiave del panorama economico e geopolitico: Seyda Canepa (NTV e CNBC), Danilo Taino (Corriere della Sera), Angelo Speranza (Studio Grimaldi), Andrea Benetton (Maccarese Spa), Roberto Daneo (WePLAN), e numerosi altri rappresentanti istituzionali e imprenditoriali.

Imprese e geopolitica: un legame sempre più stretto

Il confronto ha messo in luce le gravi ripercussioni economiche e strategiche del conflitto tra Russia e Ucraina, definito un “conflitto in incubazione da trent’anni”, con effetti duraturi sulle rotte commerciali, sull’approvvigionamento energetico e sull’applicazione delle sanzioni internazionali. Si è discusso a lungo della necessità di una difesa comune europea, ancora priva di attuazione concreta, ostacolata dalla mancanza di coordinamento tra le industrie della difesa, come Leonardo in Italia e i principali player francesi. Secondo alcuni scenari prospettici, una difesa integrata che includa anche la Turchia potrebbe trasformarsi in una delle forze più potenti al mondo, superando persino gli Stati Uniti.

Turchia, Arabia Saudita e il nuovo ordine multipolare

Proprio il caso turco è stato analizzato come esempio di autonomia strategica: esclusa dal processo di adesione all’UE, la Turchia ha investito fortemente nell’industria della difesa e nella capacità tecnologica interna, affermandosi come media potenza globale accanto a Paesi come India e Arabia Saudita.

Quest’ultima è stata al centro del dibattito per l’ambizioso piano Vision 2030, che punta a una profonda modernizzazione economica e sociale. Tra gli obiettivi: l’inclusione femminile, lo sviluppo turistico e il potenziamento dell’immagine internazionale con eventi come l’Expo Riyadh 2030 e i Mondiali di calcio del 2034.

Le sfide transatlantiche: dazi USA e export italiano

Sul fronte economico, grande attenzione è stata riservata ai rapporti con gli Stati Uniti. Le tensioni commerciali, in particolare i dazi introdotti da Donald Trump, rappresentano un rischio tangibile per l’export italiano e per la competitività delle imprese europee. Le aziende devono ripensare i propri piani industriali e le strategie commerciali in risposta a un panorama internazionale sempre più instabile.

L’impresa come attore strategico globale

Il format eastwest Lunch si conferma così un’occasione preziosa per unire visione geopolitica e sensibilità economica, in un momento storico in cui la collaborazione tra mondo economico, istituzioni e società civile diventa essenziale per affrontare le nuove sfide globali. “L’obiettivo – afferma l’organizzazione – è favorire il dialogo tra imprese e decision maker, mettendo a fuoco il ruolo strategico che i soggetti economici possono avere nella costruzione di un’Europa più sicura, stabile e competitiva.”

Annachiara Albanese