
Il Global Wealth Report 2025 di UBS rivela un aumento della ricchezza mondiale del 4,6%, ma oltre metà dei Paesi ha visto un calo della ricchezza media individuale
Nel 2024 la ricchezza globale è cresciuta del 4,6%, secondo quanto riportato dal Global Wealth Report 2025 di UBS. Un dato positivo che, però, nasconde un problema crescente: la concentrazione del patrimonio in poche mani e l’aumento delle disuguaglianze tra Paesi e fasce di popolazione.
Cresce la ricchezza globale del 4,6%, ma aumentano le disuguaglianze
La crescita è stata spinta in particolare dal Nord America, con un aumento superiore all’11%, mentre Europa, Medio Oriente e Africa si fermano a uno stentato +0,5%. I mercati asiatici hanno mostrato un’espansione modesta, sotto il 3%. Nonostante il progresso aggregato, più della metà dei 56 mercati analizzati ha visto diminuire la ricchezza media pro capite, anche per effetto di inflazione e svalutazioni monetarie.
Tra i protagonisti del nuovo scenario economico emergono gli EMILLI (Everyday Millionaires), ovvero persone con un patrimonio tra 1 e 5 milioni di dollari: sono oltre 52 milioni a livello globale, con una ricchezza combinata di 107.000 miliardi di dollari. Solo negli Stati Uniti, i milionari sono aumentati di oltre 379.000 unità in un solo anno, con una media di più di 1.000 nuovi milionari al giorno.
La ricchezza media più alta si registra in Nord America, con oltre 593.000 dollari per adulto, seguita da Australia ed Europa occidentale. In testa alla classifica resta la Svizzera, leader mondiale nella ricchezza pro capite.
Grande attenzione viene data anche al passaggio generazionale della ricchezza. Negli USA i Baby Boomer controllano ancora gran parte del patrimonio nazionale, ma i Millennials iniziano a farsi largo grazie a investimenti in immobili e startup private. Nei prossimi 20-25 anni, UBS prevede un trasferimento di oltre 83.000 miliardi di dollari, con USA, Brasile e Cina in prima linea.
Secondo Iqbal Khan, co-presidente di UBS Global Wealth Management, è fondamentale “comprendere i trend della creazione di ricchezza per guidare il futuro”. Anche Robert Karofsky ha sottolineato la necessità di una gestione “strategica e competente”. Per Paul Donovan, chief economist, la ricchezza è ormai una “forza sociale e politica”.
Il futuro della ricchezza: trasferimenti generazionali e sfide globali
Guardando al futuro, UBS prevede una crescita stabile della ricchezza globale nei prossimi cinque anni, trainata da Stati Uniti, Cina, America Latina e Oceania. Ma restano sfide cruciali: equità nella distribuzione, sostenibilità e trasferimento generazionale del patrimonio, in un mondo attraversato da cambiamenti tecnologici e geopolitici.
Redazione