Home ORE12 Sanità Pronto Soccorso più umani in Piemonte: via alla sperimentazione

Pronto Soccorso più umani in Piemonte: via alla sperimentazione

Il progetto di umanizzazione nei Pronto Soccorso piemontesi

La Regione Piemonte avvia la sperimentazione per l’umanizzazione dei Pronto Soccorso. Obiettivo: centralità del paziente

La Giunta Regionale del Piemonte ha approvato una delibera che dispone l’aggiornamento del progetto Accoglienza ed Umanizzazione in Pronto soccorso e avvia la fase sperimentale di ricognizione. Sono stati individuati 70 requisiti che entro novanta giorni le aziende sanitarie dovranno verificare per predisporre un piano di miglioramento corredato da una relazione esplicativa sulla fattibilità tecnica degli interventi. La delibera prevede di avviare una fase sperimentale di ricognizione della durata di un anno dell’attuale stato dei percorsi aziendali e dei relativi fabbisogni, propedeutica all’attuazione dei requisiti.

Dignità, empatia, accoglienza: la visione della Regione

Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità hanno commentato: “Avremo dei Pronto soccorso più rapidi, accoglienti e con maggiori informazioni per una presa in carico globale della persona, inclusi gli aspetti sociali e relazionali. Con azioni incisive di riqualificazione e riammodernamento, accompagnate da una corretta informazione ai pazienti e ai familiari, sarà possibile quindi vivere in modo migliore la permanenza, dal momento dell’arrivo alle fasi che precedono e seguono il triage. Il paziente e chi se ne prende cura devono poter essere accolti da strutture belle, moderne e innovative, oltre che da personale non solo professionalmente preparato, ma anche empatico e disponibile”. Tra i requisiti che dovranno avere i Pronto soccorso in un’ottica di umanizzazione della presa in carico: presenza di schermi informativi, distributori di generi di conforto, postazioni per la ricarica dei cellulari, aree di colloquio con i parenti, parcheggi adeguati, wi-fi libero e gratuito.

La risposta della sanità pubblica per maggiore sicurezza e rispetto

Quello della Regione Piemonte è un tentativo per arginare un fenomeno che si verifica in tutt’Italia, con il Nord che è il territorio più colpito: quello delle aggressioni nei confronti degli infermieri, in particolare di Pronto Soccorso. Secondo i dati INAIL, nel solo triennio 2019-2021 sono stati registrati oltre 4.800 episodi di violenza a danno di operatori sanitari e sociosanitari, con una media annua di circa 1.600 casi. Un dato, largamente sottostimato, perché molte aggressioni non vengono denunciate. Le donne risultano le più colpite, soprattutto nella fascia d’età tra i 50 e i 64 anni, e tra le professioni più a rischio figurano infermieri, OSS e fisioterapisti. Nel 2023, l’Osservatorio Nazionale (ONSEPS) ha rilevato oltre 16.000 episodi di aggressione, coinvolgendo 18.000 operatori.

Redazione