
A Terni il confronto tra istituzioni, sanità e territorio: un nuovo modello integrato per la salute umana, animale e ambientale
Oltre 70 esperti nazionali e centinaia di operatori sanitari si sono confrontati a Terni il 12 e 13 giugno durante il convegno “Verso il Piano socio-sanitario regionale: il ruolo del Dipartimento di prevenzione in ottica One Health”, momento chiave per la definizione del nuovo Piano socio-sanitario dell’Umbria 2025-2030.
Tema centrale è stato l’approccio One Health, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come strategia collettiva per tutelare la salute di persone, animali e ambiente in modo integrato e sostenibile. Si tratta di un cambiamento culturale necessario, utile ad affrontare sfide complesse come le zoonosi, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, con l’obiettivo di trovare soluzioni comuni e lungimiranti.
Tra le buone pratiche presentate, spicca il progetto NEOCONCA sulla salute ambientale nella Conca ternana, insieme alle azioni del Piano Nazionale Complementare. La Regione Umbria ha illustrato un modello di governance integrata che coinvolge sanità, ambiente e agricoltura, superando la frammentazione degli interventi e promuovendo politiche pubbliche più efficaci.
Grande attenzione è stata dedicata alla prevenzione nei luoghi di lavoro e al legame tra clima, territorio e salute. L’approccio One Health, infatti, consente di rafforzare le sinergie tra enti e istituzioni, creando una rete regionale solida e coesa.
Il convegno, organizzato dalla USL Umbria 2 e dalla Regione Umbria, ha ribadito la necessità di un sistema sanitario equo e partecipato, capace di rispondere ai bisogni reali e di proteggere la salute pubblica attraverso una prevenzione integrata.
Due giornate di lavoro, un obiettivo condiviso: costruire un Piano sociosanitario 2025-2030 fondato sulla connessione tra salute umana, animale e ambientale, in linea con le direttive OMS, per garantire il benessere collettivo come diritto inalienabile di tutti i viventi.
Redazione