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Fincantieri, gli USA si affidano all’Italia per la flotta contro la Cina

Fregata della classe Constellation costruita da Fincantieri per la Marina degli Stati Uniti
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Gli USA rafforzano la flotta contro la Cina. Fincantieri è protagonista con la classe Constellation e tre cantieri strategici nel Wisconsin

di Luca Lippi

Fincantieri, risorsa strategica per il piano di espansione della Marina USA e si candida a un ruolo da protagonista nei piani di ampliamento della Marina statunitense, forte della sua solida presenza industriale negli USA. Il gruppo opera attraverso la controllata Fincantieri Marine Group (FMG), che gestisce tre cantieri strategici nella regione dei Grandi Laghi, nel Wisconsin.

Doppia emergenza a Washington

La necessità di Washington di rafforzare la flotta nasce da due fattori principali: i limiti della propria industria navale e la rapida espansione della Marina cinese. L’amministrazione USA punta ad aumentare la flotta da combattimento a 381 navi nei prossimi 30 anni, con l’aggiunta di circa 100 nuove unità. Tuttavia, la cantieristica americana, dominata da colossi come Huntington Ingalls e General Dynamics, ha già raggiunto la saturazione produttiva e soffre di una ridotta competizione.

La Marina cinese è diventata la più grande al mondo per numero di unità, superando quella statunitense. Con oltre 370 navi da guerra e piani per raggiungere quota 435 entro il 2030, Pechino rappresenta una preoccupazione crescente per Washington, che teme anche la possibile conversione di cantieri civili cinesi a uso militare.

Fincantieri, il pilastro industriale italo-americano

In questo scenario, Fincantieri emerge come un asset chiave per gli USA. Dal suo arrivo nel 2008, il gruppo italiano ha investito 800 milioni di dollari per potenziare i suoi cantieri americani, di cui 400 solo per l’ammodernamento dello storico stabilimento di Marinette. La prova della sua competitività è il maxi-contratto da 5,5 miliardi di dollari siglato nel 2020 per la costruzione delle nuove fregate della classe Constellation, vinto superando la concorrenza dei giganti americani.

Dalla Littoral alla classe Constellation: un successo da 5,5 miliardi

Questo successo si aggiunge alla già consolidata produzione di altre unità per la US Navy, come le Littoral Combat Ship. Fincantieri è stata definita “un patrimonio del Paese” destinato a “forgiare il futuro della Us Navy”. Oggi Fincantieri impiega oltre 3.000 persone negli USA, con altri 800 posti di lavoro in arrivo grazie al programma Constellation. Guidato da Pierroberto Folgiero, il gruppo si propone non solo come costruttore, ma come partner industriale a 360 gradi, offrendo supporto per l’intero ciclo di vita delle navi e consolidando il suo ruolo indispensabile per la strategia navale americana.

L’ascesa di Fincantieri non è solo la storia di un successo industriale italiano in terra straniera. È la risposta concreta e tempestiva a una duplice emergenza per gli Stati Uniti: l’incapacità interna di tenere il passo con i propri ambiziosi piani di espansione e la minaccia esterna di una Cina sempre più assertiva sui mari. Da fornitore a partner insostituibile, il gruppo italiano si è ritagliato un ruolo da protagonista, dimostrando che per mantenere la supremazia globale, la US Navy ha bisogno di un’ancora di salvezza solida e affidabile. E oggi, quell’ancora parla italiano.