
Il Ministero della Salute spagnolo indaga su un sito di Novo Nordisk: potrebbe violare la normativa sulla pubblicità dei farmaci da prescrizione
Madrid – Il confine tra informazione scientifica e promozione commerciale è spesso sottile. E ora è sotto esame in Spagna, dove il Ministero della Salute ha aperto un’istruttoria per verificare se un portale informativo legato alla multinazionale farmaceutica Novo Nordisk violi la normativa sulla pubblicità dei farmaci soggetti a prescrizione medica.
L’indagine riguarda il sito web sobretupeso.es, che indirizza gli utenti verso una seconda piattaforma chiamata “Obesidad sin filtros”, entrambi contenenti informazioni sull’obesità e il sovrappeso. A sollevare l’attenzione delle autorità è stata la natura dei contenuti: pur non citando esplicitamente alcun farmaco, il Ministero sospetta che l’intero impianto informativo possa configurare una pubblicità occulta.
Sotto esame la comunicazione “scientifica”
Il Ministero, attraverso la Direzione Generale del Portafoglio Comune dei Servizi del Sistema Sanitario Nazionale e Farmacia, ha richiesto ufficialmente a Novo Nordisk Pharma una documentazione completa su due aspetti. Il primo, il ruolo delle società scientifiche che risultano aver approvato l’iniziativa: viene chiesto all’azienda di fornire prove documentali di tale adesione, evidenziata anche da loghi e riferimenti espliciti nel sito. Il secondo: un modulo con domande per il medico. Sebbene non vi siano riferimenti diretti a terapie farmacologiche, il Ministero considera che l’invito a porre certe domande in ambito clinico possa rappresentare una forma indiretta di promozione di farmaci soggetti a prescrizione. In base alla legge spagnola, la pubblicità al pubblico di medicinali da prescrizione è espressamente vietata, anche se veicolata in forma apparentemente informativa o attraverso canali non convenzionali.
Il principio della vigilanza: tutela del cittadino e trasparenza
Attraverso questa azione formale, il Ministero della Salute spagnolo riafferma la propria funzione di organo di vigilanza sul rispetto delle regole in materia di informazione e pubblicità sanitaria, con particolare attenzione a tutto ciò che può generare confusione o influenzare decisioni terapeutiche in assenza di un consulto medico. “La protezione del cittadino da pratiche promozionali occulte è una priorità – si legge in una nota – specialmente nel contesto di patologie complesse come l’obesità, dove l’informazione deve essere chiara, scientificamente validata e svincolata da interessi commerciali”.
Redazione