
Come affrontare il caldo in gravidanza? Dalla FNOPO un vademecum per l’estate con consigli per prevenire depressione prenatale, disidratazione e gonfiore
La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO) ha stilato un vademecum di consigli utili per vivere in sicurezza la gravidanza anche nei mesi più caldi.
Il caldo estivo può avere un impatto sull’umore e può peggiorare i sintomi della depressione o dell’ansia, soprattutto in gravidanza. Ha spiegato la Presidente della FNOPO, Silvia Vaccari: ‘’Le alte temperature possono influenzare il sonno, causare disidratazione e stress termico, tutti fattori che possono contribuire a sbalzi d’umore e peggioramento della depressione“.
In gravidanza, questi effetti possono essere amplificati a causa dei cambiamenti ormonali e fisici che avvengono nel corpo. Il senso di spossatezza e affaticamento può intensificarsi, rendendo più difficile affrontare le giornate. la qualità del sonno spesso peggiora a causa del caldo, aumentando irritabilità e disagio emotivo. L’ipotensione causata dalle alte temperature può provocare vertigini e debolezza, che incidono sul benessere mentale. Il gonfiore agli arti inferiori dovuto alla ritenzione idrica e lo stress termico generale possono contribuire ulteriormente a sensazioni di malessere, ansia e irritabilità.
Depressione prenatale e perché il caldo può aggravarla
Tutto questo può favorire una condizione di depressione prenatale, una forma di depressione che può manifestarsi con tristezza persistente, irritabilità, ansia e perdita di interesse per le attività quotidiane. Altri sintomi possono includere disturbi del sonno, cambiamenti nell’appetito, affaticamento, pensieri negativi o eccessive preoccupazioni per il benessere del bambino. Se la donna gravida è ancora impegnata nel lavoro, è importante ridurre i carichi e i fattori di stress. Infine, ascoltare i segnali del corpo resta la regola più importante.
Gambe gonfie e circolazione: i benefici dell’attività fisica
Durante la gravidanza è importante bere almeno due litri d’acqua al giorno, che possono diventare tre nei periodi più caldi. È bene evitare le uscite nelle ore più calde, preferendo la mattina presto o la sera, e portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua.
È consigliabile usare sempre creme solari ad alta protezione (SPF 30-50), perché l’aumento della melanina può provocare cloasma gravidico, cioè la comparsa di macchie scure. Soprattutto sul viso, difficili da trattare anche dopo il parto. Le alte temperature estive possono accentuare uno dei disturbi più comuni dell’ultimo trimestre: le gambe gonfie. Per alleviare questo disagio è utile bere molto, sollevare le gambe durante il riposo notturno con l’aiuto di cuscini e mantenere una regolare attività fisica, che favorisce la circolazione venosa.
Redazione