Home News Mipim: Roma al centro del progetto di riqualificazione delle città

Mipim: Roma al centro del progetto di riqualificazione delle città

La presidente di Assoimmobiliare Silvia Rovere: “Ci vuole un sistema di regole semplice, stabile, avanzato per restituire valore e attrattività ai nostri centri urbani”

Chiude a Cannes l’edizione più attesa del MIPIM, l’appuntamento internazionale del settore real estate. Si è tornati all’evento in presenza dopo due anni di pandemia con la possibilità per tutti gli operatori di confrontarsi personalmente sullo stato dell’immobiliare a livello europeo e mondiale, in un momento segnato dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni economiche e geopolitiche. 

Confindustria Assoimmobiliare è stata al centro di alcuni degli appuntamenti più importanti del MIPIM, fra cui l’evento “Urban Regeneration in Italy: public Funds, private strengths”, organizzato dallo studio Chiomenti  “La nuova amministrazione della città di Roma deve affrontare molte sfide. – ha affermato Silvia Rovere, Presidente di Confindustria Assoimmobiliare – Innanzitutto, la mancanza di investimenti negli ultimi anni, soprattutto se paragonata a Milano. Nel 2021, infatti, la città di Milano ha visto 3,7 mld di euro di investimenti immobiliari, rispetto ai soli 810 mln di Roma.

La nostra Capitale è tra le principali mete turistiche internazionali, con un patrimonio storico architettonico senza eguali, tra le città più verdi d’Europa, città universitaria, con il Giubileo alle porte e possibile sede di Olimpiadi ed Expo 2030. Se vogliamo restituire il valore che meritano alle nostre città, a partire da Roma – ha concluso la presidente Rovere  dobbiamo avere un sistema di regole semplice, stabile, in linea con quello delle giurisdizioni più avanzate”. 

Fra i temi affrontati negli altri dibattiti di Cannes dedicati al mercato italiano, c’è stato anche quello della rigenerazione urbana e dei suoi risvolti legislativi. “C’è un importante progetto di legge – ha sottolineato la presidente Rovere – e cioè il ddl “Rigenerazione Urbana”, attualmente all’esame del Parlamento dopo alcune osservazioni della Ragioneria Generale dello Stato. Il testo attuerebbe un’importante e apprezzabile semplificazione, creando, ad esempio, un migliore coordinamento con la legislazione locale e regionale, e il raggiungimento di “conformità urbanistica e costruttiva” degli edifici da rigenerare.

Nei prossimi anni – ha proseguito la presidente di Confindustria Assoimmobiliare – l’Italia dovrà affrontare un importante piano di riqualificazione energetica dei propri edifici per raggiungere gli obiettivi europei. Per il 2050, sarà necessario decarbonizzare il parco immobiliare dell’UE e quindi ammodernare il 15% degli edifici in Italia, pari a 5,3 milioni di unità abitative da riqualificare. Sarà ragionevole aspettarsi – ha concluso Silvia Rovere – un contesto normativo e fiscale favorevole a questo tipo di investimenti, che allineerebbe il nostro Paese alle migliori politiche messe in atto dai nostri partner europei”.

A.A.