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Il digitale nel futuro del trasporto collettivo. Sostenibilità e trasparenza: il ruolo del pubblico e degli operatori privati

Caligiuri (Pago PA): Nel 2021 transazioni per 34 miliardi. Il caso Flixbus: Snellire le procedure, troppa carta e tempi lunghi per le autorizzazioni

Si è tenuto presso il parlamentino del Cnel a Roma l’incontro su ‘Servizi pubblici digitali, opportunità e nuove sfide. Dai trasporti alla sostenibilità fino al nuovo rapporto tra PA e cittadino’, organizzato dalla Fondazione Italia Digitale in collaborazione con FlixBus

Francesco Di Costanzo, presidente della fondazione Italia digitale ha ricordato in avvio il ruolo della fondazione nella divulgazione della cultura digitale, sempre più ‘popolare, attraverso ricerca scientifica e promozione del confronto nel Paese.

Nella prima tavola rotonda su ‘La sfida della digitalizzazione del trasporto passeggeri’ l’intervento di Patrizio Caligiuri, direttore Affari Istituzionali e Comunicazione Pago PA, che ha sottolineato come il quadro di riferimento sia quello europeo, dove l’Italia «Ha compiuto molti passi avanti soprattutto negli ultimi sei anni, con un grande impegno da parte degli enti locali. Nel 2021, come pago Pa, abbiamo registrato operazioni per un controvalore di 34 miliardi di euro, con 41milioni di italiani che usano la piattaforma. La app ‘Io’ conta 28 milioni di download». Tra le novità future quella di una nuova infrastruttura per riceve atti amministrativi in digitale ed un’altra per l’erogazione di servizi di welfare.

Alessandro Morelli, viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha fatto il punto sulle più importanti iniziative del Governo: «Il processo di digitalizzazione -ha detto- non deve lasciare indietro nessuno e l’Europa non deve però rimanere a guardare rispetto allo sviluppo delle nuove tecnologie. In quanto alla PA, occorre contemplare gli investimenti e la formazione del capitale umano, senza dimenticare il ruolo dei privati. Nei trasporti ancor più fondamentale per semplificare, dare maggiori servizi e migliorare la qualità della vita».

Enza Bruno Bossio, segretaria, IX Commissione Camera dei Deputati, ha sottolineato come la PA sia molto indietro in tema di innovazione digitale: «Mancano, nell’ambito della mobilità, i processi da digitalizzare. Il decreto infrastrutture ha tracciato un percorso, ma manca ancora lo strumento attuativo».

Andrea Incondi, managing director FlixBus Italia ha messo in evidenza alcune delle criticità del comparto di riferimento: «In Italia ci vogliono sei mesi per attivare una nuova linea di trasporto collettivo, magari tre mesi per modificarla perchè nel frattempo sono cambiate le esigenze di mobilità su una determinata tratta. Tutto questo, invece, accade in poche settimane in altri paesi europei. Ci vogliono dalle 90 alle 150 pagine di carte per queste autorizzazioni da inviare ad enti diversi. Flixbus, con 300 linee attive, produce una immensità di carta che potrebbe essere sostituita con un processo interamente digitale. Attendiamo – ha concluso – il decreto attuativo sullo snellimento dei processi».

Paola Pierantozzi, segretaria Adiconsum delega trasporti ha detto come la «digitalizzazione sia fondamentale per migliorare e ridisegnare il modo di viaggiare in ottica sostenibile (ambientale ed economica) con attenzione ai cittadini più fragili». Da qui la proposta di una «piattaforma terza – magari a gestione pubblica – che possa garantire trasparenza e confronto tra i vettori per dare un servizio ancora migliore a chi viaggia».

Andrea Giuricin, editorialista, ha invece raccontato le nuove prospettive del trasporto tra guida autonoma ed elettrificazione.

Nel panel su ‘Sostenibilità digitale e nuovo rapporto con i cittadini’ è intervenuto Mario Nobile, direttore generale per i sistemi informativi e statistici Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che ha raccontato il progetto Mas (Mobility as a service) che il digitale consente di attivare contemplando gli operatori privati come quelli del trasporto pubblico locale.

Stefano Epifani, presidente della Fondazione per sostenibilità digitale ha sottolineato la necessità che le piattaforme digitali siano più sostenibili, mentre Livio Gigliuto, direttore Fondazione Italia Digitale e vice presidente Istituto Piepoli, ha illustrato le risultanze della recente indagine sul rapporto tra italiani e digitale: «Per otto italiani su dieci – ha spiegato Gigliuto –  è sicuramente una opportunità e gli over 54 sono la fascia più appassionata al tema. Inoltre la metà degli italiani usa il web per usufruire dei servizi pubblici. I cittadini, dunque, si aspettano un grande piano di cultura di cultura digitale per andare verso una maggiore semplificazione, sicurezza e formazione».

Al tavolo hanno partecipato anche Davide Falasconi, responsabile innovazione dipartimento per la trasformazione digitale Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Efisio Espa, docente Luiss e consigliere Cnel.

A.A.