Home ORE12 Economia WOMBLAB, UNA STORIA DI PASSIONE E LAVORO

WOMBLAB, UNA STORIA DI PASSIONE E LAVORO

Ecco come è nata e si è sviluppata con successo una piattaforma di e-learning avviata ben prima della pandemia da un’agenzia di congressi

di Giosetta Ciuffa

Quante volte abbiamo sentito dire che l’ideogramma cinese per “crisi” è formato dalle parole “pericolo” e “opportunità”? In realtà non è così: la parola non contiene in nuce chissà quali prospettive di potenziale crescita anzi, ha lo stesso significato che ha in italiano, senza l’ormai noto assunto motivazionale. Fa piacere quando invece questo, nonostante tutto, avviene, come è accaduto ad Elena Sanguinetti, amministratore unico di Womblab srl, che però può vantare senz’altro una certa dose di lungimiranza; un po’ di fortuna ha fatto il resto, e la pandemia si è potuta rivelare foriera di grande sviluppo.

Dieci anni fa a Torino nasce Womblab, agenzia di organizzazione di eventi e congressi nel settore medico-scientifico e provider di crediti formativi in Italia e all’estero, presente nell’albo Agenas. Lasciamo però che sia Elena a raccontare come una crisi mondiale ha apportato benefici e lavoro: “Arrivo dal mondo della comunicazione: laureata, lavoro per 11 anni nell’ agenzia pubblicitaria di mio padre. Dopo alcune campagne di sensibilizzazione nel settore medico, decido nel 2012 di aprire una mia agenzia di organizzazione di eventi in quest’ambito e da subito ci accreditiamo in Agenas per il rilascio dei crediti formativi. Curiamo inoltre la segreteria per alcuni albi e collegi: il primo è stato il Collegio italiano dei primari ospedalieri di chirurgia vascolare ma in seguito abbiamo esteso il servizio con altre specializzazioni e l’agenzia è cresciuta fino a unorganico di 14 persone”.

Dopo undici anni in pubblicità con il padre, la decisione di mettersi in proprio nella convegnistica medica

Quindi, un esordio già vissuto da tanti altri che hanno optato per l’imprenditoria: una storia di passione e lavoro, che arriva a un punto di svolta quando in Womblab decidono di perfezionare il servizio formativo predisponendo una piattaforma per l’e-learning, in modo tale da andare incontro alle esigenze di aziende e formatori, che anno dopo anno sono divenuti sempre di più il core business dell’agenzia: “Avevamo iniziato a ragionare in termini di formazione a distanza già nel 2019, su suggerimento di alcuni medici e di alcune aziende con cui lavoriamo. Accreditata in Agenas nel dicembre 2019, la piattaforma (trainingecm.com) era quindi già attiva alla dichiarazione di lockdown e ci siamo trovati già pronti. Lo sviluppo reale dell’agenzia è scattato pertanto nel 2020, potendo virare verso un’attività prima minoritaria e ora principale, alla quale si sono aggiunti i progetti in ambito virtuale”. Ossia non solo i tradizionali webinar ma competizioni online virtuali, per un diverso tipo di apprendimento, anche dalle sale operatorie per quelle che posso essere chiamate “live surgery”, operazioni in diretta a scopo formativo.

Oltre alla necessità di fare fronte a mutate esigenze formative (che vedono necessariamente un maggior apporto innovativo per preparare i medici nativi digitali a certi contesti, replicabili a volte solo con realtà virtuale) c’è anche il fatto che molti specializzandi o da poco specializzati hanno difficoltà ad andare ai congressi per via dei costi e perché non vengono invitati: eppure hanno un grande bisogno di eventi formativi. Questi progetti ovviamente possono condurre anche a una collaborazione tra il mondo universitario e l’ospedaliero: lo studente quando diventa medico viene inserito in reparto e in sala operatoria, a volte lasciato un po’ a se stesso. Si potrebbe creare un equilibrio tra l’una e l’altra formazione perché questi due mondi hanno bisogno di interagire in qualche modo. Occupandosi inoltre di progetti in ambito europeo e internazionale e svolgendo un ruolo intermediario con i medici, Womblab può vantare una progettualità continua. 

In questo momento -considera Elena Sanguinetti- le aziende sono più contente di investire in progetti virtuali anziché in presenza. Grazie ad essi si sono rese conto di raggiungere target molto più mirati con investimenti inferiori: a mio avviso, questo è il motivo per cui si prosegue online, nonostante siano ripresi gli eventi in presenza, visti soprattutto come un momento conviviale”.

Il ricambio generazionale dei medici fa sì che ci siano nuovi primari, nuovi capi dipartimento e così via, che hanno anche una forma mentis diversa e quindi un approccio più diretto nei confronti della tecnologia. È questo un momento in cui risulta più facile avanzare progetti in ambito virtuale, perché dall’altra parte si ha la percezione che vengano compresi. Ma il vero elemento “disruptive” è che ciò fa sì che ci stiamo avvicinando alla realtà virtuale e alla realtà aumentata, sempre nell’ambito della formazione, perlomeno in certi settori come quello medico per cui rappresenta unvalore aggiunto notevole.

È cambiata quindi la percezione dell’evento in presenza: laddove un tempo era lo standard, ora è il momento “speciale” in cui ci si conosce, o si approfondisce la conoscenza, e ci si scambia opinioni. “Va ormai considerato – sottolinea Elena Sanguinetti – che ci sono categorie come gli infermieri o i medici di medicina generale che hanno grande difficoltà a spostarsi, e poter accedere alla formazione non in presenza è fondamentale, pur apprezzando il momento conviviale. Alla nostra piattaforma si accede solo tramite iscrizione ma per adesso è libera e gratuita, quindi anche i medici privati possono seguire corsi; dal prossimo anno però vorremmo attivare l’accesso mediante abbonamento. Per ora, è possibile rivedere per un anno i corsi e la registrazione dei congressi, contenuti quasi tutti gratuiti perché finanziati o sponsorizzati dalle aziende”. In questo modo, Womblab è divenuta un punto di riferimento per via dell’evidente vantaggio rispetto all’offerta più classica.

Che cosa si prevede nei prossimi mesi? Elena Sanguinetti non ha dubbi: “Non si torna più indietro. Le aziende hanno voglia di investire e gliinvestimenti per la formazione stanno aumentando; vedo quindi grandi sviluppi poiché formare medici sia nella formazione obbligatoria sia in quella finalizzata a utilizzare strumenti e prodotti di una determinata azienda è sicuramente un obiettivo da perseguire, come anche la formazione interna rivolta agli informatori scientifici”.

Da due mesi l’agenzia è diventata provider ECM anche nei confronti dell’estero, per gli stranieri che partecipano agli eventi: con la modalità ibrida ci si è aperti a un contesto ancora più globale.

La sede centrale rimane a Torino, ma entro fine anno è prevista l’inaugurazione di una seconda sede a Roma

Tra le novità in essere, sicuramente l’aggiornamento della piattaforma tra qualche settimana, poiché quella attuale è stata pensata su parametri diversi pre-pandemici: “Non potevamo certo immaginare cosa si stava per abbattere sul mondo. Rivelatasi fondamentale, la piattaforma è però basata su esigenze non ancora emerse al momento della progettazione ed è quindi ormai obsoleta. Del resto è risaputo che i salti tecnologici avvengono nei momenti di crisi, grazie a un’accelerazione inaspettata. Per fine anno inoltre – annuncia Elena Sanguinetti – l’idea è di aprire una seconda sede a Roma che verrà utilizzata per gli incontri con le aziende e come ufficio di rappresentanza per le diverse società scientifiche che rappresentiamo come segreteria”.