Home News BOLOGNA, QUATTRO GENERAZIONI CONSECUTIVE DI INSIGNITI OMRI

BOLOGNA, QUATTRO GENERAZIONI CONSECUTIVE DI INSIGNITI OMRI

La famiglia Orta è una famiglia di imprenditori nel settore della sanità e dell’ospedalità privata. A ricevere la nuova onorificenza di “Ufficiale” della Repubblica Italiana sarà la quarta generazione rappresentata dal dott. Averardo Orta.

Da ben 4 generazioni consecutive nella Famiglia Orta ci sono stati insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ad aprire la strada fu nel 1926 il bisnonno Francesco Orta nominato Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, successivamente divenuto OMRI con la nascita della Repubblica. Poi nel 1959 è stata la volta del nonno Giovanni, con la concessione del Cavalierato OMRI. Infine nel 2017 il Rag Lorenzo Orta, padre di Averardo, viene nominato Cavaliere come riportato sul sito del Quirinale.

Lunedì 19 dicembre è stata la volta di Averardo Orta, accompagnato dalla moglie ing. Claudia Sabatini, anche lei insignita dell’onorificenza di Cavaliere, nella sede della Prefettura di Bologna. Orta è attuale amministratore delegato del Consorzio ospedaliero Colibrì e presidente di AIOP Bologna.

La responsabilità che deriva dal portare un’onorificenza concessa dal Capo dello Stato ci spinge ad impegnarci ancora più a fondo nella realizzazione di un modello di imprenditoria moderno, che distribuisca ricchezza a tutti gli stakeholders garantendo parità di genere, difesa dell’ambiente e sostenibilità. Questi valori mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia e con orgoglio li sto tramandando a mio figlio”.

Il riconoscimento arriva alla luce del costante e cospicuo impegno, tramandato da generazione in generazione, della Famiglia Orta nella città di Bologna e verso la comunità, secondo i principi del Welfare e della salute della persona al centro di tutti i progetti.

L’Ordine al Merito della Repubblica Italiana è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a “ricompensare benemerenze acquisite
verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari.”

Annachiara Albanese