Home Costume e Società “AMAZZONIA”, DIALOGO TRA RAGAZZI INDIGENI E ITALIANI

“AMAZZONIA”, DIALOGO TRA RAGAZZI INDIGENI E ITALIANI

Atucà, indio Guaranì, torna a parlare nelle scuole italiane della sua Amazzonia con un progetto molto speciale. Prossimi appuntamenti in calendario: il 2 e 3 febbraio presso l’ ISISS MAGAROTTO di Roma e il 22 e 23 febbraio presso l’IIS STENDHAL di Civitavecchia

di Katrin Bove

AMAZZONIA – Un viaggio avventuroso” è un progetto pensato e dedicato agli studenti: un’iniziativa totalmente gratuita grazie al supporto incondizionato di Guna, azienda italiana specializzata nella medicina dei bassi dosaggi di origine biologico-naturale, attenta all’uso di modelli virtuosi e sostenibili. Il progetto, unico nel suo genere per il coinvolgimento di un testimone diretto, si concentra su due temi di stretta attualità: l’ambiente e la salvaguardia dell’eccezionale ecosistema dell’Amazzonia, il cosiddetto “polmone verde del Pianeta”, oggi purtroppo in grave pericolo. Da qui l’importanza di far conoscere e tutelare le popolazioni indigene che la abitano, i “guardiani della foresta” come li definisce la Costituzione del Brasile.

Atucà Guaranì, portavoce dei diritti del popolo indigeno

Atucà Guaranì, che oggi risiede in Italia, rappresenta uno dei più numerosi ed antichi popoli indigeni, i Guaranì, che da sempre abitano la zona tra Paraguay, Brasile e Argentina, nei pressi delle cascate di Iguaçu. Dopo la cacciata forzata dalle proprie terre, i Guaranì della zona si sono dispersi nei territori circostanti. Come per altri giovani indigeni, Atucà fu introdotto in un programma di inserimento forzato nella società dominante, perdendo il suo nome indigeno, ma senza mai tradire le sue origini, ritornando in selva grazie alla comunità di Josué Tsimrihu Wereé Xavante che lo accolse.

Atucà tiene conferenze sulla questione della protezione del territorio indigeno e dei loro diritti, sull’integrazione culturale; i suoi interventi rispecchiano il vissuto personale di un indio allontanato dalla sua terra che, per questo, si completano di quella energia che Atucà è in grado di restituire al pubblico.

Laureato in architettura, oltre ad essere un portavoce dei diritti del popolo indigeno è un abile artigiano. Infatti, il piccolo museo di cui si avvale in questo momento è il frutto della sua abilità. In quanto discendente dell’antica etnia degli arco e frecce, i suoi manufatti sono di altissima qualità, venduti ad arcieri, sportivi e collezionisti di armi.

Oggi è una figura di riferimento per i diritti delle popolazioni indigene, la sua firma è presente sulla Dichiarazione dei diritti degli indigeni del Brasile stilata nel 1992 a Carioca, Rio de Janeiro durante il Summit della Terra, ed è promotore di iniziative culturali finalizzate alla conoscenza del suo popolo e della grande Amazzonia.

Il progetto “AMAZZONIA – Un viaggio avventuroso”

Il progetto “AMAZZONIA – Un viaggio avventuroso” è un’idea di Atucà Guaranì per l’Associazione Piccolo Grande Albero e nasce dal suo incontro, nel settembre del 2022, con Kaué, futura promessa della lideranza indigena, figlio di Alberto Terena portavoce internazionale dei diritti dei popoli dell’Amazzonia e presente ai lavori dell’ultima Cop 28 in Egitto. Con lui ha visitato alcune scuole del Mato Grosso incontrandone i dirigenti e i giovani allievi. Da qui l’idea di esportare la voce di quei ragazzi in Italia, attraverso un programma educativo che mettesse in contatto due realtà così diverse, le scuole italiane con quelle della regione amazzonica.

Grazie a questa iniziativa i giovani italiani hanno la possibilità di interfacciarsi con i loro coetanei oltreoceano e confrontarsi su vari argomenti; valorizzando la diversità e l’integrazione.

Gli incontri negli istituti scolastici

Gli incontri nelle scuole sono così strutturati: in una prima parte informativa Atucà, attraverso i racconti e le testimonianze, spiega agli studenti l’attuale situazione delle comunità indigene, le difficoltà che incontrano, la questione dei diritti umani e quella della salvaguardia ambientale. Un viaggio narrativo supportato da un allestimento scenografico di strumenti musicali, archi, frecce che gli studenti possono apprezzare dal vivo.

Nella seconda parte vengono presentati, attraverso immagini e racconti, i ragazzi indigeni che partecipano al progetto, consentendo uno scambio di domande e risposte in formato video che consentiranno di creare nel tempo un “un ponte” culturale e sociale.

A conclusione del programma è previsto infine un momento di “chiusura” online dove Atucà incontra nuovamente i ragazzi italiani e brasiliani.

Per i dirigenti scolastici interessati a partecipare è a disposizione il numero verde: 800385014