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LGBT+ DIVERSITY INDEX IN ITALIA

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Parks LGBT+ Diversity Index 2023: Un’Analisi Approfondita sui Progressi e le Sfide in Italia

Il 22 novembre è stato presentato il Parks LGBT+ Diversity Index 2023, il settimo capitolo di un’indagine annuale promossa da Parks – Liberi e Uguali, un’associazione senza scopo di lucro. L’obiettivo di questa iniziativa, che ha coinvolto 86 aziende, enti e istituzioni in Italia, è valutare l’impegno delle organizzazioni nell’ambito della Diversity & Inclusion, con un focus specifico sulla comunità LGBT+. In collaborazione con Ipsos, il questionario si è concentrato su cinque aree chiave, offrendo uno sguardo dettagliato sulle politiche aziendali, i benefit, la trasparenza e l’inclusività.

I Risultati Chiave

I risultati finali rivelano un costante progresso nel panorama aziendale italiano, ma evidenziano anche sfide da affrontare. Un dato significativo è il 24% dei partecipanti che ancora non menziona esplicitamente le unioni civili nei documenti delle policy aziendali relativi all’adeguamento della legge Cirinnà (L. 76/2016). Tuttavia, questo rappresenta una diminuzione del 5% rispetto all’anno precedente, indicando una tendenza positiva verso la trasparenza.

Un altro aspetto esaminato riguarda i benefit e i permessi aziendali per la popolazione LGBT+. Il 48% dei partecipanti prevede l’estensione dei permessi e/o benefit aziendali concessi per legge al genitore riconosciuto anche a quello non riconosciuto. In particolare, l’81% concede il congedo parentale e il 61% il congedo per malattia. Questi dati riflettono un impegno crescente nel supportare l’omogenitorialità all’interno delle organizzazioni.

Un punto di forza emerso è che l’87% delle aziende rispondenti si è dotato di una policy formalizzata di non discriminazione in relazione all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Inoltre, il 56% ha implementato un sistema di monitoraggio per garantire l’applicazione di tali politiche. Questo indica un impegno concreto verso un ambiente di lavoro più inclusivo.

Partecipazione Transgender

Il 33% delle aziende afferma di avere almeno una persona transgender all’interno del proprio organico, registrando un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Di queste aziende, il 61% ha facilitato attivamente la transizione attraverso varie iniziative, confermando un progresso tangibile in questo settore.

Premi e Riconoscimenti

La cerimonia di presentazione dei risultati, svoltasi al teatro Elfo Puccini di Milano, ha anche visto la premiazione di aziende e persone virtuose. TIM ha conquistato il premio come miglior azienda per la seconda volta consecutiva, mentre Intesa Sanpaolo è stata riconosciuta come Best Improvement rispetto all’edizione precedente. Il premio come miglior network LGBT+ è stato assegnato, ex aequo, al gruppo Voce Italia di Barilla e Unicorns Italia di UniCredit. Inoltre, singole personalità, tra cui Stefano Del Punta e Carla Maria Tiburtini, sono state premiate come migliori alleati della comunità LGBT+, mentre Jean-Christophe Rigo è stato riconosciuto come miglior role model. Un premio speciale è stato assegnato a Milena Cannavacciuolo, fondatrice di Lezpop, il primo sito italiano di news e cultura LGBT+ al femminile.