Home ORE12 Sanità RIDURRE LA CELLULITE: I SUGGERIMENTI NUTRIZIONALI

RIDURRE LA CELLULITE: I SUGGERIMENTI NUTRIZIONALI

cellulite

Combattere la cellulite: regole nutrizionali e rimedi naturali per contrastare l’inestetismo. La dottoressa Deborah Tognozzi, esperta in nutrizione clinica, condivide consigli e suggerimenti per ridurre la cellulite attraverso una corretta alimentazione e rimedi naturali

di Flavia Scicchitano

La cellulite è il deposito di acqua e grasso che si forma tra la cute ed il tessuto sottocutaneo alla cui insorgenza concorrono molteplici fattori. Tra cui la scorretta alimentazione, classificabile come una delle cause più importanti. Per questo, senza prescindere da uno stile di vita sano in senso lato, è necessario contrastare la formazione del tessuto adiposo anche a tavola con poche e semplici regole. A parlarne è la dottoressa Deborah Tognozzi, biologa nutrizionista, specialista in applicazioni biotecnologiche ed esperta in nutrizione clinica e dello sport, docente presso l’Università San Raffaele di Roma nel corso di laurea ‘Scienze della Nutrizione umana’ e presso l’Università Unicusano di Roma al master Psicologia dello Sport – modulo Sport e Nutrizione.

Dottoressa Tognozzi, che cosa è la cellulite?

Il termine corretto per definire la cellulite è pannicolopatia fibroedematosa sclerosante. La cellulite è il deposito di acqua e grasso che si forma tra la cute ed il tessuto sottocutaneo. Il tessuto adiposo all’inizio non è infiammato ma è soprattutto imbevuto di liquidi, successivamente insorge la degenerazione del tessuto connettivale che diventa denso, fibroso e sclerotico. I capillari si alterano progressivamente rendendo sempre più difficili gli scambi vitali con le cellule. Con il rallentamento della circolazione emolinfatica si verifica, così, una tendenza al ristagno delle scorie metaboliche, con iniziale intossicazione locale e infiammazione. Nella zona interessata dalla cellulite l’irrorazione sanguigna diminuisce notevolmente, il tessuto riceve meno ossigeno e nutrimento, la pelle perde la sua naturale elasticità ed ha l’aspetto distintivo della buccia d’arancia.

È importante riconoscere la cellulite dall’adiposità localizzata e dalla ritenzione idrica. La cellulite non è uguale per tutti, ne esistono diverse tipologie. Si può infatti avere una cellulite dura e compatta, una cellulite con ritenzione o una cellulite morbida. È fondamentale, quindi, identificare il tipo di cellulite e lo stadio in cui si trova, considerando che esistono 4 stadi progressivi. La caratterizzazione spesso è difficile per questo è utile chiedere un consulto al medico al fine di intervenire nel modo più corretto.

Quali sono i fattori che concorrono a determinare la cellulite?

Tra i fattori che concorrono a provocare uno stato di sofferenza del microcircolo a livello del tessuto adiposo, con conseguente insorgenza della cellulite, troviamo innanzitutto fattori razziali: la razza bianca è la più esposta. Il genere femminile, anche le donne normopeso, è il più colpito a prescindere dalla fascia di età. Vi è poi la familiarità e la presenza di alterazioni ormonali quali iperestrogenismo, ipercortisolismo, iperinsulinismo, iperprolattinemia, ipotiroidismo, l’assunzione di estro- progestinici e l’assunzione di alimenti contenenti ormoni.

E ancora fattori alimentari; disordini nutrizionali; alterazioni della digestione; stitichezza; disbiosi intestinale e intolleranze alimentari. Oltre che fattori circolatori, alterazioni della colonna e della postura e compressioni, sovrappeso, congestione premestruale e gravidanza.

Fino alle alterazioni delle funzioni sessuali, alterazioni psichiche, lo stile di vita o le infezioni. Il fumo, ad esempio, provoca vasocostrizione, rallentamento del microcircolo e ipossia, a loro volta causa di fibrosclerosi.

Tra questi la scorretta alimentazione è sicuramente una delle cause più importanti per la formazione della cellulite.

Dal punto di vista terapeutico, come si può combattere l’insorgenza della cellulite o ridurne la portata?

Sono molteplici le terapie possibili per contrastare la cellulite: interventi di tipo nutrizionale, attività motoria, terapia fisica come crioterapia, onde d’urto e, infine, interventi chirurgici. Negli stadi iniziali la terapia nutrizionale e l’esercizio motorio sono quelli che più facilmente permettono di ottenere effetti adeguati. Le cattive abitudini alimentari e motorie portano, infatti, all’aggravarsi di una predisposizione genetica. Uno stadio più grave diventa più complicato da gestire in quanto la formazione di noduli e l’apoptosi delle cellule adipose dovranno essere rimosse chirurgicamente.

Quali sono le regole nutrizionali per contrastare la cellulite a tavola?

Come detto, una corretta impostazione dell’alimentazione è fondamentale. Il lavoro compiuto dal nutrizionista sarà quello di andare a ridurre il grasso sottocutaneo in eccesso e di ridurre lo stato infiammatorio. Anche se non possiamo parlare di dieta anticellulite, a tavola questa patologia e il conseguente inestetismo possono essere trattati seguendo un’alimentazione equilibrata e con effetto disintossicante.

La dieta non deve essere fortemente ipocalorica: in particolare si consiglia una dieta con una buona quota proteica, ricca di verdure e con una moderata presenza di cereali integrali e frutta, scarsa in grassi animali, con adeguato apporto di olio extravergine d’oliva e quasi priva di sale aggiunto perché esso, come noto, favorisce la ritenzione idrica.

Per contrastare la cellulite è importante bere a sufficienza: in media il giusto apporto di acqua è di 30 ml per chilogrammo di peso corporeo. Questi valori sono, tuttavia, solo indicativi, infatti, in condizioni di climi caldi e di attività fisica intensa, o in altre condizioni che inducono disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente. Bere aiuta a eliminare il ristagno idrico del tessuto connettivo attraverso i reni, la pelle e le feci. È bene scegliere un’acqua povera di sodio (da 0,5 o meno a 2 mg per litro) e berne almeno 8 bicchieri al giorno.

Quali sono gli alimenti controindicati?

Tra gli alimenti controindicati per la cellulite troviamo: affettati ricchi di sale, cibi in scatola, caffè in eccesso, salatini, dadi da brodo, fritti, panna, dolci, besciamella, maionese, hamburger, cioccolato al latte, confetture con aggiunta di zucchero, zucchero raffinato, merendine, frutta sciroppata, alcolici, carni grasse, cereali raffinati.

Esistono poi altri rimedi sempre dal punto di vista nutrizionale?

Anche i rimedi naturali possono essere d’aiuto per il miglioramento della cellulite. Le erbe, infatti, scelte adeguatamente da professionisti del settore, aiutano l’organismo nell’eliminazione di tossine, riducono la ritenzione idrica e favoriscono l’assorbimento dei grassi nell’intestino velocizzando così il metabolismo.

Integrare l’alimentazione con appositi supplementi alimentari a base di estratti di alghe può migliorare il metabolismo. Così come ananas e papaia possono essere molto utili a decongestionare e favorire il riassorbimento, tarassaco e betulla ad eliminare l’acqua stagnante dai tessuti nonché ginkgo biloba e centella asiatica per tonificare i capillari e migliorare la circolazione.

Rispetto all’attività fisica, invece, quali sono le buone abitudini da rispettare?

Lo sport è un fondamentale intervento di prevenzione. Dovrebbe essere praticato con regolarità fin dall’infanzia e l’adolescenza, dove lo sviluppo fisico e psichico raggiunge il suo picco. Abituare una persona già dalla tenera età a svolgere attività fisica gli permetterà, infatti, di rispondere al meglio a tutti gli stimoli a cui il corpo verrà sottoposto e a far opposizione a quei fattori genetici che predispongono disfunzioni ormonali e metaboliche.

In conclusione è bene tenere sempre a mente che, per ottenere dei risultati interessanti e duraturi, è importante affrontare il problema della cellulite e, più in generale, dell’adiposità localizzata con un approccio multidisciplinare di tipo nutrizionale, medico-estetico e di attività fisica, che preveda un allenamento che stimoli la circolazione sanguigna in maniera specifica nelle aree target.