Home News SETTIMANA EUROPEA SULLE MALATTIE DELLE VALVOLE CARDIACHE: IN CRESCITA PROCEDURE INNOVATIVE DI INTERVENTO 

SETTIMANA EUROPEA SULLE MALATTIE DELLE VALVOLE CARDIACHE: IN CRESCITA PROCEDURE INNOVATIVE DI INTERVENTO 

Nel corso di questa settimana in tutta Europa si parlerà di patologie valvolari cardiache (tra le più diffuse nella popolazione). In crescita l’innovativa sostituzione delle valvole “danneggiate” per via transcatetere (TAVI), una procedura minimamente invasiva e idonea anche per pazienti che non possano essere sottoposti ad altro tipo di intervento

È iniziata la Settimana Europea sulle Malattie delle valvole cardiache, dal 12 al 18 settembre, che punta ad aumentare la consapevolezza di cittadini e istituzioni su queste patologie e invita a non sottovalutare sintomi apparentemente banali (spossatezza, fiato corto, dolori al torace), ma a rivolgersi subito al proprio medico di base. Sembra infatti che la prima verifica sulla condizione cardiaca venga condotta solo sul 17% dei pazienti over 60, nonostante le statistiche indichino che tra il 2% e il 7% della popolazione over 65 possa verificarsi una stenosi aortica, ovvero un restringimento della valvola aortica.

Le patologie valvolari cardiache colpiscono ogni anno, in Italia, circa un milione di persone, pari al 12,5% degli over 65 (1 su 10). I numeri, destinati ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione, raggiungeranno 2,5 milioni entro il 2040.

Boston Scientific, uno dei protagonisti del settore biomedicale, ha introdotto di recente la valvola cardiaca Acurate Neo 2. Suffragato da autorevoli studi internazionali, il nuovo sistema non pone limiti all’età dei pazienti ed è dotato di un dispositivo di rilascio semplificato che consente di accedere con precisione anche a vasi sanguigni piccoli e complessi. Gli studi evidenziano che la procedura Acurate Neo 2 riduce di ben tre volte – dall’11,2% al 3,5% – il rigurgito paravalvolare aortico (riflusso di sangue dall’aorta al ventricolo sinistro causato da difetti valvolari), un elevato fattore di rischio negli interventi di chirurgia cardiaca. In proposito va anche ricordato che la sostituzione TAVI delle valvole aortiche comporta, nel 25% dei casi, l’impianto di un pacemaker. Anche questa necessità è stata sensibilmente ridotta dal sistema Acurate Neo 2 che la evidenzia solo nel 7,6% dei casi, confermando sia la bassa invasività della procedura, sia la possibilità di ridurre drasticamente i giorni di ricovero con significativi vantaggi economici.

Molti specialisti hanno registrato dopo l’impianto di questa valvola un migliore accesso alle coronarie, aspetto per nulla marginale quando si tratti di pazienti giovani che – prevedibilmente – debbano affrontare nel giro di qualche anno la eventuale sostituzione della valvola cardiaca e possano contare su coronarie meglio preservate, accessibili e facili da trattare.