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PREMIO DONATO MENICHELLA, STEFANO BARRESE, È IL PREMIATO DELLA XXII EDIZIONE “PER GLI STUDI SOCIO-ECONOMICI”

Il Responsabile della Divisione Banca dei Territori del Gruppo Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, è il premiato della XXII edizione “Per gli Studi socio-economici”. Cerimonia di assegnazione a Roma presso il CNEL

“Per essere capace di fondere la concretezza degli obiettivi d’impresa con la visione e le strategie frutto delle sue accurate conoscenze accademiche. Al tempo stesso, per aver valorizzato le piccole e medie imprese come asse portante dell’economia del Paese, segnatamente al rapporto di reciproco scambio di valore che si sviluppa con i territori in cui esse si collocano. 

La preparazione tecnica e la sperimentazione “sul campo” hanno consentito a Barrese di avviare progetti innovativi come quello sulle filiere manifatturiere, creando un nuovo modello di relazione tra banca e impresa tale da apportare importanti vantaggi per la competitività dell’intero sistema produttivo, con ritorni positivi per la catena del valore nelle economie di distretto. Altresì ha dato un contributo essenziale all’avvio di un nuovo modello bancario all’avanguardia, in grado di sostenere la competitività rispetto ai nuovi soggetti di finanza tecnologica, rimodulando il ruolo delle filiali in un’ottica di multicanalità, per rendere sempre più facile e accessibile l’offerta di servizi, prodotti e credito alle famiglie e alle imprese.“

Barrese ha tenuto, durante la cerimonia, una lectio magistralis dal titolo “Il sistema bancario e le nuove frontiere del credito“, sottolineando quanto la durata e la profondità delle crisi è tanto maggiore quanto minore è il sostegno fornito dalle banche. Il ruolo delle banche è ancora più importante nei momenti di crisi e la loro attività deve essere protetta.

“Oggi, prendendo origine proprio dagli insegnamenti della precedente crisi del 2008, esistono regolamentazioni molto chiare che spingono le banche a mantenere elevata patrimonializzazione, una gestione prudente del rischio, una elevata diversificazione. Questo è fondamentale per contenere e minimizzare l’intervento dello Stato. Inoltre in Italia, nel tempo, lo Stato ha introdotto una serie di misure a supporto del sistema bancario come il Fondo interbancario di tutela dei depositi a tutela dei risparmiatori cosi come strumenti di garanzia sui finanziamenti come quelli Sace a supporto delle imprese. Anche grazie a tali garanzie dall’inizio della pandemia il sistema bancario ha potuto erogare 250 miliardi di euro riuscendo a limitare la portata e la durata della crisi economica”.

Altresì Barrese ha ricordato come oggi il sistema bancario sia meno frammentato e più solido, cosi come più solide sono le imprese sia da un punto di vista dimensionale che finanziario. La combinazione dello stato di salute del sistema bancario e delle imprese, supportate dalle misure adottate dallo Stato italiano per sostenere famiglie e aziende, hanno consentito una rapida ripresa dopo la crisi pandemica e il contenimento degli effetti conseguenti alla guerra in Ucraina: a oggi le stime danno infatti un rallentamento della crescita nel 2023 e una sua ri-accelerazione nel 2024.

Pensando alla magnitudo degli eventi accaduti da marzo 2020 a oggi, alla resilienza e capacità di ripresa del Sistema, Barrese ha chiuso la sua lectio con un messaggio  positivo e ottimista per il futuro.