Home News GLI ADOLESCENTI E LA GALASSIA DIGITALE: IL FUTURO È OGGI

GLI ADOLESCENTI E LA GALASSIA DIGITALE: IL FUTURO È OGGI

di Manuela Cacciamani

I padri latini attribuirono al termine “adolescente” il concetto di “colui che si nutre” e al termine “adulto” il significato di “colui che si è nutrito”. Ma non avevano certo previsto che i “pueri” si sarebbero trasformati in “nativi digitali”,  “Generazione Z” o “Millenials”.

Nel nostro presente gli adulti si sono nutriti d’altro e innegabilmente sono impreparati a fornire gli strumenti necessari alle centinaia di migliaia di ragazzi che continuano a vagare, da soli, nella nuova galassia digitale. Un nuovo mondo senza regole che offre tante opportunità, ma in cui si nascondono alcune delle minacce più insidiose.

Save The Children: il 54% dei bambini tra i 6 e i 10 anni ha già accesso ad internet

Affinché le famiglie, la scuola e la società possano fornire loro le giuste informazioni per utilizzare in modo corretto la tecnologia, il web e i social network è necessario costruire la possibilità di una “media education” o “digital education”. Stando alle statistiche di Digital 2022 aumentano in Italia sia le persone connesse ad internet, che sono quasi 51 milioni (+1,7%), sia soprattutto quelle attive sulle piattaforme social, che sono oltre 43 milioni (+5,4%). Un’indagine svolta da Save The Children evidenzia inoltre che è sempre più precoce l’età in cui si accede ad Internet: la percentuale di bambini dai 6 ai 10 anni che si connette al web è del 54%, percentuale che arriva al 94% nella fascia di età tra i 15 ed i 17 anni. Questi dati diventano allarmanti se pensiamo che nel rapporto 2022 della Polizia Postale si evince che i reati a danno dei minori sono aumentati del 77%. 

Non dimentichiamo di certo che le opportunità offerte da questa nuova galassia sono tante e innegabili. Gli adolescenti sono sempre connessi, l’intelligenza artificiale, la domotica, il metaverso, hanno semplificato la vita di tutti noi in modo rapidissimo soprattutto in questi ultimi anni. Basta pensare all’avvento di “Alexa”o “Siri” nelle nostre case. Oggi i giovani guardano a quei dispositivi come qualcosa di obsoleto. Loro corrono veloci nella rete e hanno fame di nutrimento.

La creazione del progetto transmediale “La realtà che non esiste”

Ed è a fronte di questa riflessione che nasce il progetto transmediale con lancio multipiattaforma  “La realtà che non esiste” realizzato da One More Pictures con Rai Cinema. Giunto alla quinta edizione ha uno scopo divulgativo e formativo caratterizzato da uno storytelling e da un linguaggio attrattivo per gli adolescenti. I progetti lineari frutto delle precedenti edizioni sono stati presentati come eventi speciali alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e sono fruibili su RaiPlay, le versioni VR sull’app Rai Cinema Channel VR, la versione social story è stata veicolata tramite il canale Instagram di Rai Cinema e YouTube. Le versioni Videomapping sono state proiettate sui monumenti simbolo di alcune città italiane.  Attori, influencer e cantanti tra i più amati dai ragazzi, hanno collaborato affinchè il messaggio sociale arrivasse ad un target di giovani fra i 14 e i 25 anni e alle loro famiglie (hanno sostenuto il progetto numerosi artisti: da Terry Gilliam a Lina Wertmuller, da Achille Lauro, Carl Brave, Fortunato Cerlino, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Alessio Boni, a Jenny De Nucci, Beatrice Vendramin e Maria Sole Pollio).

I prodotti che ne sono scaturiti sono fruibili su Rai Play, nel pieno spirito di utilità sociale offerto dal Servizio Pubblico: “Happy Birthday” affronta il difficile tema degli hikikomori, “Revenge Room” racconta il reato di Revenge Porn, “la Regina di Cuori” informa i ragazzi sul pericolo delle Challenge estreme e “La bambola di Pezza” tratta la questione troppo diffusa dell’adescamento on-line. I materiali promozionali, con una copertura mediatica imponente, hanno raggiunto oltre oltre 20 milioni di persone sui canali social, sono state registrate più di un milione di interazioni sui social network di Rai Cinema, dei partner e degli artisti. Le visualizzazioni dei contenuti video pubblicati sui canali social sono state di 15,5 milioni.

Un risultato più che incoraggiante che attribuisce a “La Realtà che non esiste” un ruolo, appunto, di “media educator”. Un successo che coinvolge anche molte fra le più importanti aziende digitali come Playstation, Sony Music, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci e tantissime altre realtà. Da quest’anno è presente nella compagine anche la Polizia di Stato, Rappresentata dal Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni, Dott. Ivano Gabrielli

“La galassia digitale al servizio della scuola”, un progetto dedicato agli studenti

E, grazie alla fiducia accordata dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero per i beni e le attività culturali sarà possibile diffondere in alcune scuole il progetto “La Galassia Digitale al servizio della scuola”. L’obiettivo è quello di raccontare agli studenti le minacce e le opportunità del digitale, fruendo di una Applicazione ad hoc che speriamo possa essere utilizzata come vero e proprio strumento educativo, supportato da professionalità scientifiche aggiornate sull’uso delle nuove tecnologie. Le frontiere del digitale e dell’audiovisivo si fondono così a sostegno delle giovani generazioni. Il progetto prenderà vita a marzo ed è già iniziata la fase di preparazione con il coinvolgimento di realtà professionali riconosciute anche al livello internazionale.

Tutte le competenze delle quali disponiamo sono al servizio degli adolescenti affinché possano essere “nutriti” con strumenti sempre più adeguati. E con l’obiettivo, soprattutto, di non leggere più nelle pagine di cronaca di ragazzi isolati, violati e che ci sfuggono via per sempre, ammaliati da folli sfide ispirate dal web.  

Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures e Presidente dell’Unione Editori e Creatori Digitali di Anica

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