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REGIONE LAZIO IN RIPRESA: RECUPERO DEL PIL AI LIVELLI PRE COVID

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Nel 2022 si stima un pieno recupero del Pil ai livelli pre-Covid. Forte propensione all’export dei poli tecnologici e dei distretti

La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo monitora in regione tre poli tecnologici in settori ad elevata specializzazione high-tech. Il polo farmaceutico del Lazio è localizzato tra le province di Latina, Frosinone e Roma, conta circa 110 aziende che danno lavoro a oltre 11mila addetti.

L’Export regionale in crescita.

Nel 2022 le esportazioni hanno superato i 12 miliardi di euro, con un peso di circa il 40% sul totale export regionale e una crescita tendenziale del 9,5% rispetto al 2021. Sebbene i livelli del 2019 non siano stati ancora del tutto recuperati, nel lungo periodo le vendite
all’estero sono più che triplicate: erano 3,2 miliardi nel 2008. Il Belgio è il principale paese di destinazione dell’export; seguono Stati Uniti, Paesi Bassi e Germania.

Il polo ICT e Aerospaziale

Il polo ICT romano è particolarmente focalizzato sul settore dei servizi ICT, con circa 10mila unità locali, a cui vanno aggiunte oltre 280 nel manifatturiero; l’occupazione nei due comparti è rispettivamente di 65mila e 3mila addetti. Le esportazioni nel 2022 sono state pari a oltre 1 miliardo di euro, con una crescita del 9,5 % rispetto al 2021. Gli Stati Uniti sono il principale paese di destinazione dell’export; seguono Regno Unito, Germania ed Emirati Arabi.

Il polo aerospaziale ha una forte concentrazione nella provincia di Roma: conta oltre 90 unità locali e oltre 8.600 addetti. Le
esportazioni sono state pari a 1,8 miliardi di euro nel 2022. L’Egitto è principale paese di destinazione dell’export; seguono Stati Uniti , Arabia Saudita e Francia.

I Distretti Industriali nel Lazio

Nella regione sono localizzati anche due distretti manifatturieri tradizionali: la Ceramica di Civita Castellana, a Viterbo, che conta circa 50 unità locali e l’Ortofrutta dell’Agro-Pontino, localizzato nella provincia di Latina.

Per la ceramica gli addetti sono circa 2mila e le esportazioni hanno raggiunto nel 2022 i 130 milioni di euro . Austria e Paesi Bassi sono primi paesi di destinazione dell’export nel 2022; seguono Germania e Svizzera.

Per l’agro-alimentare sono circa 9.500 le aziende agricole nel territorio, con circa 23mila addetti. Il
distretto ha totalizzato 210 milioni di export nel 2022, di cui circa il 50% verso la Germania; seguono Polonia e Francia.

Nel Lazio sono 65 i prodotti con certificazione DOP/IGP, di cui 29 nel Cibo e 36 nel Vino, con un valore economico totale di 128 milioni di euro nel 2021. Alcuni di questi prodotti esprimono una specializzazione produttiva del Lazio: ad esempio nel kiwi, il Lazio con i suoi 10mila ettari circa contribuisce al 35% del totale nazionale; la nocciola copre 25mila ettari, il 28% del totale nazionale; l’oliva da tavola, con 4mila ettari, rappresenta l’11% del totale nazionale; la fragola, con 235 ettari il 12%.

Ricerca e Start Up Innovative

Tra le altre peculiarità della regione, va menzionata l’elevata incidenza della Ricerca e Sviluppo sul Pil (2% vs media italiana 1,5%) dovuta in maggior parte al settore pubblico. Vi è inoltre una buona presenza di start up innovative (oltre 1.800; seconda regione italiana dopo la Lombardia che ne conta 3.760); è inoltre tra le prime regioni in Italia per indice di digitalizzazione DESI 2022.

Il settore turistico

Elevato tasso di internazionalizzazione per i flussi turistici: prima della pandemia infatti le presenze di stranieri arrivavano a superare il 60% sul totale, contro una media italiana del 50%. L’offerta di posti letto nella regione è fortemente orientata verso la fascia
alta, con una percentuale in categoria 4 stelle, 5 stelle e lusso superiore al 50%. Anche la stagionalità delle presenze è meno concentrata nel periodo estivo, grazie alla forza attrattiva di Roma e della sua offerta culturale.

“Clima di crescente fiducia nel Lazio e riattivazione degli investimenti”

I dati indicano un consolidamento della ripresa, in un clima di crescente fiducia e riattivazione degli investimenti. Il Lazio si contraddistingue ancora una volta per resilienza e capacità di interpretare il cambiamento. – Spiega Roberto Gabrielli, Direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo -. Per una ripresa che sia pienamente strutturale le priorità dei prossimi mesi ed anni saranno la digitalizzazione, gli investimenti in fonti rinnovabili e un forte investimento in capitale umano”.

I dati presentati – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanticonfermano che l’economia regionale è complessivamente in salute con un vero e proprio boom delle esportazioni. Sono dati che confermano l’attuale momento di ripresa economica dopo una fase molto difficile caratterizzata dalla pandemia. Le imprese hanno investito nell’innovazione e nella digitalizzazione e, come dimostrano i dati dell’export in una maggiore apertura ai mercati internazionali. Ora, bisogna continuare a lavorare insieme. Tra le varie azioni, ritengo necessario agire nella direzione di un’ulteriore valorizzazione del Sistema dei Tecnopoli (Tiburtino e Castel Romano), centri della conoscenza e dell’intelligenza produttiva su cui la Camera di Commercio di Roma ha sempre creduto e investito e sulla riattivazione delle logiche di distretto industriale: una formula – conclude Tagliavantiche facilita la crescita di imprese di minori dimensioni attraverso logiche aggregative e di complementarità produttive”.