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LA DIGITALIZZAZIONE NELL’UE: PROGRESSI E SFIDE FUTURE

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Digitalizzazione: le disparità persistono in tutta l’Unione europea. Il 54% delle imprese in Italia ha sviluppato infrastrutture digitali (platforms) contro il 49% nell’UE; mentre solo il 19% delle imprese utilizza Big data e Intelligenza artificiale, rispetto al 29% nell’UE

La crisi post COVID-19 ha suscitato un’impennata d’interventi da parte delle imprese dell’UE nel campo della digitalizzazione. Secondo un nuovo rapporto intitolato La Digitalizzazione in Europa tra il 2022 e il 2023, durante il 2022 oltre la metà delle imprese dell’UE ha attuato misure per rafforzare la presenza digitale, come ad esempio l’offerta di prodotti online. 

Il divario con gli Stati Uniti si è ridotto

Il 69% delle imprese UE ha implementato tecnologie digitali avanzate nel 2022 come la robotica avanzata, l’analisi dei big data e l’intelligenza artificiale. Rispetto al 71% delle omologhe statunitensi. Negli ultimi quattro anni il divario si è costantemente assottigliato.

Se da un lato le realtà dell’UE hanno compiuto progressi sostanziali, nel complesso le imprese statunitensi hanno fatto maggiori passi avanti nella digitalizzazione in risposta alla pandemia. Principalmente perché le micro e piccole imprese nell’Unione europea hanno investito meno nel digitale. Solo il 30% delle microimprese dell’UE ha dato priorità alla digitalizzazione, rispetto al 62% delle grandi imprese. 

“La digitalizzazione rappresenta una sfida fondamentale per l’Unione Europea nel suo percorso verso l’innovazione e la competitività globale. È solo attraverso un impegno congiunto e una visione strategica che potremo colmare il divario con gli Stati Uniti e rendere l’Unione Europea una forza trainante nell’innovazione digitale-. Ha commentato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI. 

Le disparità persistono in tutta l’Unione Europea

Persistono tuttavia notevoli disparità nelle infrastrutture digitali tra le regioni dell’UE, malgrado i progressi compiuti. Gli sforzi di digitalizzazione delle imprese, inoltre, dipendono fortemente dalla disponibilità di lavoratori con competenze digitali.

Le regioni in cui queste competenze sono superiori alla media tendono ad attuare tecnologie digitali avanzate e sono anche regioni in cui gli investimenti nella digitalizzazione sono stati maggiori durante la crisi del COVID-19. È pertanto essenziale che le regioni migliorino i sistemi di istruzione e formazione per aggiornare continuamente le competenze dei lavoratori.

Il commercio e la sostenibilità

Le imprese operanti negli scambi internazionali adottano più frequentemente tecnologie digitali avanzate; mostrano una maggiore resilienza agli squilibri commerciali e li affrontano in modo più proattivo. Inoltre, le tecnologie digitali possono contribuire ad affrontare le sfide ambientali – come la mobilità urbana intelligente, l’agricoltura di precisione e le catene di approvvigionamento sostenibili -, contribuendo a ridurre le emissioni e facilitando la transizione verso un’economia verde.

Le imprese digitalmente avanzate sono anche più inclini a investire in misure di contenimento dei cambiamenti climatici: il 57% di queste realtà ha già investito in tali misure rispetto al 43% delle imprese non digitali.