Home Ricerca e Innovazione LA FILIERA ITALIANA DELL’AI PARTE DA SIENA

LA FILIERA ITALIANA DELL’AI PARTE DA SIENA

“Un supercomputer specializzato nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale per il settore delle biotecnologie; della farmaceutica e degli apparati diagnostici bio-medicali”. Questo l’annuncio che Riccardo Valletti, CEO del SAIHub ha fatto dal palco della SAIConference; evento dedicato alle nuove frontiere dell’AI. Organizzato in collaborazione con l’Università di Siena

Il comparto dell’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese ha un valore stimato di circa 500 milioni di euro; aumentato del 30% 2022 su 2021, già cresciuto del 27% rispetto al 2020. Tutto questo – fa notare Valletti – senza neppure utilizzare i soldi del Pnrr.

Il valore della filiera IA in Italia

Secondo le stime SAIHub l’utilizzo dei fondi del PNRR avrebbe un effetto moltiplicatore. Porterebbe il valore di questa nuova filiera a  2,4 miliardi di euro, cinque volte il valore nazionale. “Una corsa possibile” concludono da SAIHub.

E questo è tanto più vero se consideriamo che secondo i dati dell’Osservatorio dell’Intelligenza Artificiale (elaborati dal Politecnico di Milano e dall’Associazione italiana per l’IA) nel 2018 un’azienda italiana su due dichiarava di avere interesse nell’IA; nel 2022 due su tre hanno avviato concretamente un progetto. Una crescita che riguarda anche le piccole e medie imprese che, grazie al processo di digitalizzazione delle Pmi, hanno assistito a una democratizzazione delle nuove tecnologie dell’IA. Specie nell’intelligent data processing.

Ad oggi, infatti, circa il 15% delle PMI ha progetti funzionanti e il 45% già in corso o da avviare durante l’anno

SAIConference, l’evento dedicato alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale a Siena

Il nuovo progetto è il frutto concreto della collaborazione tra le aziende che aderiscono a SAIHub e università” – spiega Valletti – “già attiva ma che oggi fa un passo avanti e punta a rafforzare una filiera emergente, quella dell’intelligenza artificiale”. 

Alla conferenza hanno partecipato i grandi nomi del settore: da Yann LeCun, vicepresidente e responsabile dell’AI di Meta; Pascale Fung, Professoressa presso il Dipartimento di Elettronica e Computer Engineering dell’Hong Kong University of Science and Technology (HKUST) e Direttrice del CAiRE (Centre for Artificial Intelligence Research); Marco Landi, Presidente di Institut EuropIA, già Chief Operating Officer di Apple a Cupertino e Presidente di Apple Europe, investitore privato e Presidente della società di IA QuestIT; Bianca Bianca De Teffè Erb di Deloitte, esperta di data ethics, la branca dell’etica che riguarda generazione, raccolta, analisi e diffusione dei dati.

Sarà un’infrastruttura pesante specializzata nel calcolo ad alta performance dedicato interamente al settore delle Life Science – spiega Valletti – un unicum nel nostro Paese, dove sistemi di questo tipo esistono, ma ancora in chiave generalista”.