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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: A LAVORO METÀ DEGLI ITALIANI LA UTILIZZA GIÀ

lavoro e intelligenza artificiale

Un nuovo studio condotto da ServiceNow, leader globale nei workflow digitali, rivela che la metà dei lavoratori italiani (48%) già utilizza l’intelligenza artificiale per scrivere e-mail e post sui social network. Ancora più significativo, il 53% ritiene che l’IA rappresenti la più grande opportunità per il proprio futuro lavorativo. Questi dati emergono dalla ricerca “Future of work“, che fornisce un’interessante panoramica sulle percezioni e le pratiche attuali dei lavoratori italiani riguardo all’Intelligenza Artificiale nel contesto lavorativo.

Compiti Affidati all’IA: Creazione di File Excel in Prima Linea

Secondo gli intervistati, la creazione di file Excel è il compito più affidato all’Intelligenza Artificiale, con un impressionante 80% che ha già utilizzato o prevede di utilizzare l’IA per questo scopo. Altri compiti in cui l’IA viene impiegata includono la revisione di documenti (77%) e la stesura di e-mail o post sui social network (75%).

Nonostante la crescente adozione dell’IA, il 43% degli intervistati ammette di non possedere le capacità tecniche necessarie per lavorare con sistemi di Intelligenza Artificiale. Questo sottolinea l’importanza di programmi formativi specifici che aiutino i lavoratori a sviluppare le competenze necessarie per interagire con l’IA in modo efficace.

ServiceNow: Innovazione e Formazione

Filippo Giannelli, area VP e country manager ServiceNow Italia, ha commentato: “L’Intelligenza Artificiale è il futuro, e questo studio ci offre una visione preziosa delle opinioni dei lavoratori italiani e del loro coinvolgimento nell’uso dell’IA. ServiceNow è impegnata nello sviluppo di tecnologie basate sull’IA per migliorare le prestazioni lavorative e dedica particolare attenzione alla formazione attraverso programmi specifici su questo tema, accessibili a tutte le persone, indipendentemente dalla loro formazione tecnica.”

La ricerca suggerisce che l’IA e la programmazione dovrebbero essere integrate nei programmi di studio per i ragazzi sotto i 18 anni, secondo il 70% e il 76% del campione, rispettivamente. Il 69% ritiene che nel mondo digitale moderno debba essere istituita una qualifica standardizzata per le competenze digitali, facilitando il riconoscimento di tali competenze da parte dei datori di lavoro.

Nonostante la consapevolezza dell’importanza delle competenze digitali, solo la metà dei lavoratori italiani (48%) ritiene di possedere tutte le competenze necessarie per una carriera di successo. Tuttavia, il 72% si dichiara entusiasta di sviluppare le proprie competenze digitali nel corso della carriera, e il 73% riconosce che tali competenze forniscono un vantaggio nel mondo degli affari.

Prospettive Future

L’Intelligenza Artificiale rappresenta una realtà sempre più presente nel contesto lavorativo italiano. Se da un lato emergono sfide legate alla formazione e all’adattamento costante alle nuove tecnologie, dall’altro c’è un forte ottimismo riguardo alle opportunità che l’IA offre per migliorare l’efficienza e la produttività sul posto di lavoro. L’equilibrio tra formazione, adozione responsabile e ottimismo può plasmare un futuro lavorativo italiano all’insegna della digitalizzazione e dell’innovazione.

La ricerca è stata svolta dall’istituto Opinium e ha coinvolto 5.500 adulti che lavorano in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, UAE e UK. L’indagine si è svolta nel mese di ottobre 2023. 

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