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UN RIFERIMENTO PER SCIENZA E PRODUZIONE

di Riccardo Romani

A Carlo A. Adami, ideatore e presidente del Comitato Scientifico di INNOVABIOMED – di cui fanno parte il prof. Gino Gerosa, il prof. Giampaolo Tortora e il dott. Luigi Bertinato – chiediamo: qual è l’obiettivo di quest’evento?

Com’è avvenuto nelle due edizioni precedenti, questo network place per l’innovazione biomedica deve mettere in connessione, con un approccio multidisciplinare, tutte le competenze in grado di far crescere il settore, che è fondamentale per la nostra società e soprattutto per la nostra salute. E’ un settore in rapida trasformazione, chiamato a dare immediatamente delle risposte pronte ed efficaci, in caso di calamità. Ne abbiamo avuto l’esempio di recente. Il nostro network place rappresenta un punto di riferimento per il territorio italiano e internazionale, un’occasione per guardare a tutte le sfide che potranno verificarsi in futuro. Quindi, Innovabiomed vuole rappresentare un punto di riferimento per questa connessione di altissimo livello tra il mondo scientifico e quello della produzione. Contiamo molto in quest’evento, che dimostra l’esistenza di un’Italia che esiste, che produce, che è ai primi posti a livello internazionale.

Da quali soggetti e organizzazioni viene sostenuta quest’iniziativa?

Vorrei ringraziare, innanzitutto, l’Ente Fiera di Verona, che ancora una volta crede in noi e ci mette a disposizione la sua struttura organizzativa e il suo bagaglio di esperienza, il Comitato Scientifico, i colleghi professori Luigi Bertinato, Gino Gerosa e Giampaolo Tortora, che si sono molto prodigati, insieme a me, nel costruire questa nuova edizione. Un grazie particolare alle realtà che ci hanno aiutato come partner: il dott. Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici; il dott. Massimo Pulin, presidente di Confimi Industria Sanità; il professor Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona.

Comitato Tecnico Scientifico: da sinistra Gino Gerosa, Carlo Adami, Giampaolo Tortora

Quali sono le linee guida?

Abbiamo individuato delle linee guida ben precise che coinvolgono la visione dell’ospedale del domani; affronteremo temi inerenti all’intelligenza artificiale e i big data e soprattutto avremo momenti di approfondimento legati ai piani di investimento e a tutte le opportunità per le imprese del settore proiettate nel domani. Infine, vogliamo dare il massimo risalto a temi interessanti come il cuore artificiale e le nuove terapie avveniristiche legate alla medicina personalizzata.

Vuole evocare in sintesi gli interventi previsti?

Innovabiomed verrà aperta da una lectio magistralis del professor Walter Ricciardi dal titolo “The transition in healthcare: from emergency to emergence”, un intervento che combinerà l’innovazione tecnico-scientifica con i temi legati alla gestione della sanità. Subito dopo, il convegno inaugurale tratterà il tema delle nuove frontiere dei trapianti, sia dal punto di vista generale, sia dal punto di vista meccanico e quali sono le linee guida per il futuro immediato. Ci sarà, poi, un dibattito sul tema “uomo-macchina” e soprattutto sui concetti del post-umano, che rappresenta un argomento – come dire – scivoloso, sia da un punto di vista laico, sia da un punto di vista religioso. Segnalo, inoltre, una lectio magistralis di Mauro Ferrari, dal titolo: “Over loking the future”.

Poi, tratteremo gli argomenti sul PNNR, sulla sicurezza in Big Data in Sanità, sulla Cyber Security, sull’Intelligenza Artificiale e avremo a disposizione l’apporto dell’Agenas, che direttamente ci offrirà le informazioni sulla possibilità di nuovi investimenti, sui nuovi piani sanitari nazionali e sul nuovo che avanza. Un altro aspetto importante di cui discuteremo è il ruolo delle fondazioni bancarie nel sostegno della ricerca e dell’innovazione biomediche e quest’argomento verrà trattato dal professor Mazzucco. Saranno poi presenti eminenti colleghi, oltre ai componenti delle tavole rotonde e del Comitato Scientifico, quali Pievani, Manto, Agostini, Piccolo, Cardillo, Tacconelli, Baldoni, Vannozzi e Mantoan.

Parleremo, infine, dell’”ospedale del futuro”, davvero una cosa nuova, che vogliamo lanciare in quest’edizione su tutti gli aspetti: quello della telemedicina, dell’ospedale mobile, delle sale operatorie ibride, dell’uso dei robot, senza tralasciare il tema dell’evoluzione tecnolo- gica per la logistica ospedaliera e i nuovi materiali e le nuove tecnologie per la costruzione delle strutture ospedaliere. Presenteremo anche un “progetto droni”, lungo le autostrade e le vallate della nostra penisola, per portare organi, farmaci o sangue nei posti più isolati. Abbiamo studiato questo progetto insieme all’Istituto Superiore di Sanità. 

Quali altre novità ci saranno?

Una “palestra per il domani”, nella quale giovani volenterosi presenteranno le loro idee e le loro tecnologie innovative. Un’altra, non è novità, ma una conferma: per la terza volta assegneremo il Premio Innovabiomed che verrà consegnato alla realtà che sarà valutata come più meritoria dal Comitato Scientifico. Il fine del premio è quello di sostenere le realtà emergenti più promettenti nel campo dell’innovazione biomedica.