Pubblicata la relazione mensile sul mercato italiano del risparmio gestito con dati di riferimento al 31/05/2022, a cura dell’Ufficio Studi di FIDA, il gruppo italiano specializzato nello sviluppo di applicazioni software dedicate ai servizi finanziari e nella distribuzione di dati finanziari, con particolare riferimento alla raccolta, analisi e distribuzione di dati e informazioni sui fondi comuni di investimento
Il mese si rivela complessivamente negativo – anche se non tra i peggiori dell’anno corrente – e contribuisce a peggiorare i dati parziali dell’anno stesso.
Per quanto riguarda i prodotti gestiti attivamente, solo un quinto delle categorie azionarie è in attivo nel periodo considerato: con un rendimento medio in rosso di circa due punti percentuali, le perdite medie in questa prima parte di 2022 salgono al 9%.
Tra le specializzazioni geografiche emergono gli allunghi di Austria (+4%, contro il +1,23% realizzato dall’indice di Vienna nello stesso periodo), Italia e Paesi Iberici; tra quelle settoriali, invece, proseguono con forza le energie tradizionali (+8% in maggio, +38% ytd).
Con riferimento ai comparti obbligazionari, il debito dell’America Latina (insieme a quello dei Paesi emergenti in valute locali) è l’unica asset class in allungo, oltretutto tiepido e sostanzialmente trascurabile, oltre che totalmente imputabile al contestuale rafforzamento del real di oltre 300 punti base.
Tra i prodotti del risparmio passivo le dinamiche sono simili: commodities – in particolare gas e petrolio –, energia e Brasile sono i focus che ottengono i migliori allunghi, che superano il 20% grazie alla leva. Gli strumenti short, inoltre, permettono di ottenere rendimenti positivi anche esponendosi ad asset class – perlopiù obbligazionarie – attualmente in contrazione.