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MEDICINA NARRATIVA: SCRIVERE È TERAPEUTICO

fotografia tumore al seno

“Mi Racconto” dà voce a storie di pazienti con tumore al seno. Quattordici racconti biografici accompagnati da altrettanti scatti d’autore che interpretano la lotta, la speranza, il riscatto e la strada verso una nuova vita

“Mi Racconto. Il potere terapeutico delle parole” non è solo una raccolta di scatti d’autore o un audiolibro. È un progetto di medicina narrativa concepito come un’esperienza sensoriale, immersiva ed emozionante: 14 racconti di donne che hanno intrapreso un percorso di cura per il tumore al seno e che hanno scelto le parole per affrontare questa condizione. 

Per ogni storia uno scatto fotografico che comunica al cuore, con la forza evocativa che solo un’immagine può trasmettere. Per ogni immagine un QR code che, inquadrato, offre la traccia audio che ha ispirato la fotografia.

donna su tetto di grattacielo

Un progetto della Breast Unit dell’Ospedale Santa Maria di Bari (GVM Care& Research)

Fortemente voluto da Eleonora Sansavini, AD dell’Ospedale Santa Maria di Bari, (gruppo GVM Care & Research), e dalla Dott.ssa Antonietta Ancona, responsabile della Senologia presso la struttura barese, il progetto della Breast Unit affronta i temi del dolore e della speranza.

Dolore di chi all’improvviso riceve una diagnosi che cambia la vita. Dolore che non si può scegliere di allontanare ma che si può affrontare in un’ottica di crescita e di riflessione; dolore che può diventare condivisione e strumento prezioso per chi si trova nella stessa condizione. 

“Anche se la medicina continua a fare passi da gigante, aumentando la qualità della prevenzione e l’efficacia delle cure, la malattia è una condizione che non possiamo eliminare completamente e che segna la storia di ognuno di noi” – dichiara Eleonora Sansavini.

L’elaborazione del dolore attraverso la scrittura autobiografica

Attraverso un approccio terapeutico che fa leva sulla scrittura autobiografica, le pazienti attraversano il dolore, lo elaborano e lo trasformano in testimonianza. Tutto ciò ci offre la possibilità di cogliere un punto di vista che non è definibile soltanto attraverso la prospettiva medica tradizionale. Comprendere il dolore significa entrare in relazione con chi lo sta affrontando valorizzando il percorso di cura di ogni persona”.

donna tumore al seno

La narrazione fotografica

Le immagini contenute nel libro sono frutto dell’interpretazione del fotografo veronese Maurizio Marcato. Fotografie potenti che parlano di cambiamento, di accettazione, di consapevolezza.

“Raccontarsi, attraverso immagini e parole, può essere considerato al pari di una terapia: imparare a riconoscere ed esprimere le emozioni ci aiuta a governarle, è un po’ come svelarsi a sé stessi e agli altri” – spiega la Dott.ssa Antonietta Ancona

Nelle immagini di queste donne ci sono paura e sofferenza, ma molto spesso è ancor più forte il riscatto e la voglia di rinascita. In ognuno di questi percorsi narrativi c’è una donna diversa con una propria identità e un vissuto unico. Spero che questo progetto possa aiutare le persone che si troveranno a dover intraprendere questo percorso a non sentirsi sole e a far emergere la forza che è in ognuna di loro”.

donna con fiore margherita nel petto

Le doti relazionali, accanto alle capacità tecniche, devono entrare a far parte del quotidiano dei professionisti sanitari”

Nelle Breast Unit degli ospedali pugliesi di GVM Care & Research, l’attenzione per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del tumore al seno si concretizzano in un percorso di cura guidato da un’équipe multidisciplinare che accompagna la paziente durante tutte le fasi.

Tra queste figure vi sono la dott.ssa Anna Maria Moretti, specialista in pneumologia e presidente Internazionale GISeG (Gruppo Italiano Salute e Genere), e la dott.ssa Chiara Maddalena, psicologa.

“Le doti relazionali, accanto alle capacità tecniche, devono entrare a far parte del quotidiano di noi professionisti della sanità, con una formazione adeguata che ne riconosca la rilevanza – dichiara Eleonora Sansavini –. Nel percorso di cura ci si impegna ad accogliere le pazienti sia sul piano clinico che, soprattutto, sul piano psicologico e relazionale. Empatia e comprensione sono competenze professionali imprescindibili per mettere ogni donna realmente al centro come individuo nella sua unicità”.

Il libro è disponibile in versione digitale al link: https://www.gvmnet.it/mi-racconto/seno

Annachiara Albanese