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OBESITÀ: LA CORRELAZIONE CON L’INFERTILITÀ E I FATTORI DI RISCHIO

Il Dott. Braun, direttore della Chirurgia Bariatrica di GVM Care & Research in Puglia, ha presieduto il congresso della SICOB; portando all’attenzione del pubblico le implicazioni dell’obesità sulla salute generale dei pazienti. In particolare si è trattato della correlazione dell’obesità con l’infertilità, dei fattori di rischio che portano ad una ripresa di peso post-chirurgia bariatrica 

Uno studio dell’ American Society for Reproductive Medicine ha indagato la relazione che intercorre tra l’obesità e i disturbi del ciclo mestruale. È stato riscontrato che in un campione di donne con amenorrea il 48% era obeso; mentre nel gruppo di controllo con eumenorrea (ossia un ciclo mestruale con funzionalità ovarica regolare) solo il 13% era obeso.

L’obesità nelle disfunzioni ovariche e nella produzione di testosterone

L’insorgenza di amenorrea aumenta con l’aumentare del grado di sovrappeso od obesità in età adulta o in età adolescenziale. Una disfunzione nell’ovulazione è più comune nelle donne con obesità. Al crescere del BMI (indice di massa corporea), infatti, il rischio di infertilità per mancanza di ovulazione aumenta; con o senza diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico.

Diverse analisi condotte su donne sottoposte a procedure di riproduzione assistita confermano anche che l’obesità compromette la reattività ovarica alla stimolazione delle gonadotropine (ad esempio nella quantità di gonadotropine somministrate, nell’aumento della cancellazione del ciclo, nel recupero di un minor numero di ovociti).

E come incide l’obesità sulla fertilità maschile? Secondo uno studio dell’European Society of Human Reproduction and Embriology (ESHRE) gli uomini obesi presenterebbero infatti una quantità inferiore di spermatozoi nell’eiaculato rispetto ad un soggetto normopeso. Inoltre l’eccessiva quantità di adipe potrebbe andare ad inficiare la funzionalità di alcune ghiandole endocrine adibite alla produzione di testosterone, la cui riduzione può portare ad un aumento di grasso corporeo, innescando un circolo vizioso.

Obesità e “recidive”. Il fallimento della chirurgia bariatrica

Il weight regain, ovvero il recupero del peso, è un fenomeno progressivo che avviene in alcuni casi dopo un’iniziale perdita. Questo varia anche in base al tipo di intervento di chirurgia bariatrica messo in atto, ad esempio se si tratta di una tecnica restrittiva e/o malassorbitiva.

Lo studio “Longitudinal Assessment of Bariatric Surgery” ha registrato un weight regain del 3,9% tra i 3 e i 7 anni dall’intervento con procedura bypass gastrico, la tecnica più diffusa in USA per la perdita di peso.

Sono diverse le cause che possono portare ad una ripresa del peso dopo la chirurgia bariatrica; queste includono problematiche ormonali, non aderenza alle indicazioni nutrizionali-dieteticheinattività fisica, disturbi mentali e alimentazione disadattata.

Dott. Antonio Brown

L’ipoglicemia post-bariatrica è un’altra condizione spesso associata alla ripresa di peso. È una ipoglicemia di reazione che avviene dopo l’assunzione di carboidrati, causata dal cambiamento nell’anatomia intestinale che porta a un aumento esagerato della produzione di insulina. Le fluttuazioni di glucosio provocano fame a poche ore dopo il pasto portando ad assumere snack in maniera frequente.

Secondo la pubblicazione “Factors associated with weight regain postbariatric surgery: a systematic review (2021)”, i fattori di rischio legati alla ripresa di peso possono essere di origine anatomica, genetica, alimentare, psicologica e temporale. In particolare, diametro dello stoma gastrodigiunale, volume gastrico della tasca, ansia, tempo trascorso dall’operazione, assunzione di zuccheri, fame emotiva, misura delle porzioni, stimoli alimentari, abbuffate, perdita di controllo e disinibizione nell’alimentazione, e problematiche genetiche sono stati associati alla ripresa di peso.

Conoscere i fattori di rischio è fondamentale per l’équipe che segue il paziente in modo da identificarli prontamente e consigliare il paziente sia in fase preoperatoria che post operatoria con strategie volte a minimizzare il rischio di weight regain.

Lo Spring Meeting SICOB

Lo Spring Meeting SICOB, congresso della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche per la prima volta è stato organizzato a Bari. Coordinatore Regionale SICOB per la Puglia nonché Presidente del congresso è il dott. Antonio Braun, che ricopre anche il ruolo di direttore Dipartimento di Chirurgia Bariatrica di GVM Care & Research in Puglia.

“Il congresso è stato l’occasione per riunire oltre 800 chirurghi da tutta Italia – racconta il dott. Braun –. Il confronto, la condivisione e la collaborazione nell’ambito del trattamento dell’obesità sono fondamentali per delineare nuovi approcci e percorsi ideali per il singolo paziente. Tra i temi più caldi affrontati ci sono state le complicanze della chirurgia bariatricala chirurgia di revisione; e ancora l’importanza di un approccio multidisciplinare che coinvolga, tra gli altri, psicologi, nutrizionisti ed endocrinologi”.

Ampio spazio anche ai giovani chirurghi“In tempi in cui c’è grossa crisi vocazionale, abbiamo voluto dare spazio alla formazione e all’implementazione delle attività per i giovani con un lab corredato di simulatori per la chirurgia laparoscopica” spiega il prof. Braun.