Home ORE12 Sanità DOLORE CRONICO: LA RISPOSTA CAMBIA IN BASE AL SESSO

DOLORE CRONICO: LA RISPOSTA CAMBIA IN BASE AL SESSO

Secondo un recente studio, il tessuto adiposo sarebbe un organo chiave nel determinare risposte metaboliche e infiammatorie diverse tra i due sessi a seguito di neuropatia e dolore cronico. La ricerca, pubblicata sulla rivista iScienceapre interessanti prospettive per una medicina di genere 

Ricerche scientifiche hanno dimostrato che le persone di sesso femminile presentano una maggiore sensibilità e suscettibilità al dolore cronico, soprattutto di origine nervosa (neuropatico), rispetto ai loro omologhi maschi. Un recente studio condotto in collaborazione dal Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di biochimica e biologia cellulare di Napoli (Cnr-Ibbc), l’Istituto dei sistemi complessi di Roma (Cnr-Isc), la Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, il Centro di Studi e Tecnologie Avanzate (CAST) dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e l’Università Kore di Enna ha fornito nuove prospettive per comprendere questa differenza di genere.

Lo studio, pubblicato sulla rivista iScience, ha messo in luce per la prima volta il ruolo fondamentale svolto dal tessuto adiposo nella regolazione delle risposte infiammatorie e metaboliche specifiche legate al sesso biologico. Ciò ha permesso di identificare alcuni fattori chiave che spiegano la maggiore suscettibilità delle donne al dolore neuropatico.

Secondo Sara Marinelli, ricercatrice del Cnr-Ibbc e guida del team di ricerca, finora le ricerche si erano concentrate sugli attori principali coinvolti nelle neuropatie e nel dolore ad esse associato, come il sistema immunitario, le cellule non neuronali (neuroglia) e gli ormoni sessuali. Tuttavia, la causa specifica delle diverse risposte di questi attori dopo una lesione nervosa era rimasta sconosciuta fino ad oggi.

Il ruolo chiave del tessuto adiposo

Il tessuto adiposo, precedentemente considerato un organo amorfo, si è dimostrato essere particolarmente dinamico nella comunicazione inter-organo, con la capacità di regolare e influenzare numerosi processi fisiologici e patologici. L’obiettivo dello studio era comprendere se il tessuto adiposo avesse un ruolo predominante e differenziato, in base al sesso, nella modulazione della risposta metabolica a una lesione nervosa, anche in assenza di patologie metaboliche associate.

L’attenzione del team di ricerca si è concentrata sulle lesioni a un nervo periferico. Sorprendentemente, è emerso che il tessuto adiposo maschile favorisce la glicolisi, la scissione della molecola di glucosio per generare molecole ad alta energia, e riduce la spesa energetica e i livelli di acidi grassi insaturi. Inoltre, nel sesso maschile, il tessuto adiposo promuove il rilascio di molecole rigenerative e protegge contro lo stress ossidativo, creando un ambiente favorevole alla rigenerazione e alla guarigione dalla neuropatia.

La risposta nel sesso femminile

D’altra parte, nel sesso femminile, il tessuto adiposo mostra una lipolisi e un’ossidazione degli acidi grassi alterate, un aumento della spesa energetica e una secrezione elevata di ormoni steroidei che influiscono sul metabolismo del glucosio e dell’insulina. In sostanza, il tessuto adiposo femminile risponde al danno con un metabolismo alterato simile a quello dei soggetti che sviluppano neuropatie diabetiche, contribuendo anche alla generazione e al mantenimento del dolore neuropatico attraverso il rilascio di ormoni specifici.

Queste osservazioni hanno importanti implicazioni per comprendere le divergenze di risposta tra i sessi al danno nervoso, considerando l’alta suscettibilità dei sistemi immunitario, neurale e neurogliale ai cambiamenti metabolici e ormonali. Le scoperte aprono nuove prospettive terapeutiche per affrontare i danni nervosi periferici, suggerendo la necessità di ulteriori ricerche per identificare bersagli terapeutici più precisi e sviluppare terapie differenziate in base al genere.

Annachiara Albanese